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La storia delle osservazioni nei secoli del Pianeta Rosso e quella delle missioni esplorative dallo spazio e in superficie, fino allo sguardo sul futuro in chiave di sbarco e colonizzazione così come immaginato da Ron Howard nella serie televisiva “Mars”. Questi i contenuti della mostra dal titolo “Marte – Incontri ravvicinati con il Pianeta Rosso”, inaugurata venerdì 16 dicembre a Roma nell’Aula Ottagona del Museo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano e visitabile fino al 28 febbraio 2017. La mostra è promossa dall’Agenzia Spaziale Italiana e dal Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo, in collaborazione con ESA e INAF e con la partnership di Leonardo Finmeccanica, Thales Alenia Space e National Geographic. Protagonista assoluto è il quarto pianeta del Sistema Solare, cui è dedicato un percorso espositivo – articolato in sette sezioni – che unisce passato e futuro, scienza e arte, fantascienza e cultura popolare e che valorizza l’eccellenza tecnico-scientifica dell’Italia nel campo dell’esplorazione planetaria. Il filo conduttore si snoda dall’antichità, con le statue che raffigurano il dio della guerra, a scenari proiettati in avanti nel tempo, con le prossime missioni esplorative di Marte e i progetti di colonizzazione del pianeta.

Dalla mitologia classica alle osservazioni dei canali di Giovanni Schiaparelli, passando per la ricca produzione fantascientifica ispirata dal Pianeta Rosso, la mostra evidenzia il livello di conoscenza di Marte raggiunto al giorno d’oggi, con una rassegna delle principali missioni che hanno fornito dati e immagini per tracciare un identikit sempre più preciso di questo affascinante corpo celeste. Si parte con le storiche sonde Viking, passando per la missione europea Mars Express, i rover a stelle e strisce Curiosity e Opportunity, la sonda americana Mars Reconnaissance Orbiter fino a giungere ad ExoMars, la missione che vede la collaborazione di ESA e Roscomsos e la significativa partecipazione del nostro Paese attraverso l’ASI.

La mostra è stata inaugurata alla presenza di Roberto Battiston (Presidente dell’ASI), David Parker (Direttore Dipartimento Robotica dell’ESA), Enrico Cappellaro (Vicepresidente INAF), Donato Amoroso (Amministratore Delegato di Thales Alenia Space Italia) e Mauro Moretti (Amministratore Delegato e Direttore Generale di Leonardo-Finmeccanica). L’evento è stato anche l’occasione per annunciare la sottoscrizione, da parte di Thales Alenia Space e Agenzia Spaziale Europea, del contratto finale per il completamento delle attività relative alla missione ExoMars 2020. “ExoMars è un programma irrinunciabile. La continuazione della missione prevista per il 2020, decisa al recente consiglio ministeriale dell’ESA, mette l’Europa sulla frontiera dell’esplorazione spaziale – ha commentato Roberto Battiston, Presidente dell’ASI – L’Italia che ha proposto e sostenuto questo programma, in tutte le sedi continua ad essere in prima fila nella scienza e nella tecnologia che ci permetteranno di cercare le risposte sull’origine della vita e sull’evoluzione del Sistema Solare, obiettivi di primaria importanza in vista dell’esplorazione umana del Pianeta Rosso”.