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Lo Spazio e i Beni Culturali

Lo Spazio e i Beni Culturali

pompeiUn proficuo confronto tra   beni culturali e tecnologie spaziali, in cui l’Italia detiene una consolidata posizione di riferimento: questo il fulcro del workshop “Tecnologie applicative e servizi aerospaziali a supporto del Patrimonio culturale”, svoltosi il 15 settembre 2015 a Roma, presso il del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MIBACT). L’evento è stato promosso dall’Agenzia Spaziale Italiana e dal MIBACT e realizzato con la collaborazione dell’Associazione per i Servizi, le Applicazioni e le Tecnologie ICT per lo Spazio (ASAS) e dell’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro (ISCR). Lo scopo del workshop è stato quindi di evidenziare le potenzialità e i vantaggi che la sinergia spazio-beni culturali possono apportare per una migliore conservazione, valorizzazione e fruizione del patrimonio artistico e per una più forte presenza del sistema nazionale negli scenari europei e internazionali.

I lavori, cui hanno preso parte i massimi protagonisti del settore sia in rappresentanza delle istituzioni che del mondo delle imprese, sono stati introdotti dal presidente dell’ASI Roberto Battiston, dal segretario generale del MIBACT Antonella Pasqua Recchia e dal presidente dell’ASAS Maurizio Fargnoli. Le attività spaziali italiane, attraverso l’ASI, sono da tempo a disposizione delle istituzioni operanti nel settore beni culturali, grazie ai dati dei sistemi satellitari di osservazione della Terra. In particolare, i satelliti del programma COSMO-SkyMed sono impegnati nelle attività di monitoraggio di alcuni siti archeologici italiani e l’ASI è da tempo al lavoro per mettere a disposizione i dati satellitari di osservazione capaci di realizzare prodotti e servizi efficaci nella tutela del nostro patrimonio. Tuttavia, esistono ancora delle criticità che possono essere superate favorendo la ‘trasversalità’ tra patrimonio artistico e tecnologia e coinvolgendo le aziende dei settori innovativi – come quelli dell’ICT e delle applicazioni spaziali – per realizzare una ‘messa a sistema’ delle esperienze scientifiche realizzate fino ad ora con risultati di eccellenza.

“Gestire il dato – ha dichiarato il presidente dell’ASI Roberto Battiston – è solo una piccolissima parte del lavoro. Il vero lavoro è mantenere il servizio. Per questo si sta ragionando anche con il governo per arrivare ad avere abbastanza massa critica tale da poter garantire un servizio”.

Il segretario generale del MIBACT Antonella Pasqua Recchia ha sottolineato, nel suo intervento introduttivo, il ruolo che i beni culturali svolgono per lo sviluppo dei territori e dell’economia e l’importanza che l’innovazione – ad esempio l’utilizzo dei satelliti dallo spazio o dei droni dal cielo – può avere nella conservazione e difesa del patrimonio culturale, che rappresenta così tanta parte dell’Italia. Per Maurizio Fargnoli, presidente dell’ASAS, associazione che riunisce le principali imprese del settore aerospaziale, “bisogna avviare una collaborazione più stretta tra questi due ambiti che finora si sono solo sfiorati”.

Il presidente Battiston, che recentemente ha siglato un importante accordo con la NASA per l’utilizzo dei dati COSMO-SkyMed, ha sottolineato come sia fondamentale “gestire in modo intelligente” i dati satellitari, rendendo sempre più aperti e quindi accessibili a una platea sempre più vasta i dati generali e valorizzando quelli più dettagliati che possono interessare utenti specifici e quindi hanno un valore economico.

“Sugli Open Data – ha proseguito Battiston – abbiamo lanciato a febbraio due Call per l’utilizzazione dei dati satellitari per realizzare applicazioni innovative. Una destinata alla componente scientifica l’altra per le PMI. Mentre la scienza ha risposto con grande successo le piccole e medie imprese tardano a farsi sentire. Questo è un problema, perché se non riusciamo a mettere a sistema concreto e continuo non riusciremo a fare una reale attività di monitoraggio”.

Ambasciatore USA in visita al CIRA

Ambasciatore USA in visita al CIRA

Carrino Amb USATappa al Centro Italiano Ricerche Aerospaziali per l’Ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, John R. Phillips, in visita a Napoli per conoscere le eccellenze scientifiche e culturali del territorio. L’Ambasciatore è stato ricevuto dal Presidente del Centro, Luigi Carrino, e dal Direttore Generale, Mario Cosmo, che hanno accompagnato l’intera delegazione a visitare i due impianti di ricerca di maggior interesse internazionale come il Plasma Wind Tunnel, per i test sui materiali di protezione termica dei veicoli spaziali, e l’Icing Wind Tunnel per i test sull’efficacia dei sistemi di protezione dal ghiaccio.

Nel corso della visita sono stati illustrati i principali programmi e attività del Centro, soffermandosi, in particolare, su quelli che il CIRA sta svolgendo in collaborazione con importanti enti statunitensi quali NASA, Federal Aviation Administration, Ministero della Difesa americano ed Air Force Research Laboratory. Con la NASA ad esempio, il CIRA ha in corso una collaborazione che prevede l’impiego del Plasma Wind Tunnel per lo sviluppo di tecnologie di protezione termica in condizioni estreme di rientro extra-orbitale, mentre lo sviluppo congiunto e i test su nuovi materiali ceramici sono al centro dell’accordo con l’Air Force Research Laboratory, siglato nell’ambito del “Memorandum of Agreement RTD” tra il Ministero della Difesa italiano e il dipartimento della Difesa americano. La visita ha rappresentato un’ulteriore occasione per promuovere gli scambi tecnico-scientifici e l’utilizzo degli impianti CIRA nell’ambito dei programmi aerospaziali degli Stati Uniti.

ASI e NASA, accordo per COSMO–SkyMed

ASI e NASA, accordo per COSMO–SkyMed

Cosmo_SkyMed_Sept-2015-879x485Agenzia Spaziale Italiana e NASA hanno concluso un importante accordo per l’elaborazione e l’analisi dei dati sull’Osservazione della Terra. La NASA potrà utilizzare i dati del programma italiano COSMO-SkyMed, la più sofisticata costellazione satellitare radar per l’Osservazione della Terra, in grado di osservare la superficie anche di notte e in condizioni di nuvolosità, particolarmente utile per il monitoraggio e la mitigazione dei disastri ambientali, per lo studio dei lenti movimenti della crosta terrestre nonché nelle applicazioni per la sicurezza.

L’accordo è stato firmato a Washington, presso la sede dell’Ambasciata d’Italia, dal Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Roberto Battiston, e dall’Amministratore della NASA, Charles Bolden. L’accordo prevede che la NASA riceva i dati della missione COSMO-SkyMed per progetti di ricerca definiti secondo accordi tra le parti. In cambio ASI utilizzerà l’Alaska Satellite Facility (ASF) che riceverà i dati satellitari. Inoltre, ogni anno, i migliori giovani ricercatori italiani riceveranno borse di studio post dottorato dalla NASA da utilizzare presso laboratori e centri di ricerca associati alla NASA nel campo dell’osservazione della terra.

“Questo accordo rappresenta un grande risultato, non solo per l’eccellenza scientifica dei nostri partner americani rappresentati dalla NASA, ente con cui abbiamo una collaborazione di lunghissima data, – ha detto il Presidente dell’ASI, Roberto Battiston – ma anche perché la cooperazione con un grande paese come gli Stati Uniti rende possibile un migliore sfruttamento degli investimenti effettuati dall’Italia nel settore dell’osservazione della terra, aprendo la strada anche alle applicazioni commerciali. Grazie a questo accordo i nostri migliori ricercatori potranno svolgere i loro studi nei centri statunitensi associati alla NASA e avremo accesso ai sistemi radar posti in Alaska, una posizione strategica per la ricezione della grande quantità di dati prodotti dalla costellazione nazionale. COSMO-SkyMed è una punta di diamante del sistema spaziale italiano, e l’utilizzo dei suoi dati rappresenta il contributo dell’Italia alla prevenzione e gestione delle emergenze nonché allo studio del climate change.”, ha concluso Battiston.

“La NASA e l’ASI – ha dichiarato l’amministratore generale della NASA, Charles F. Bolden Jr. – hanno alle spalle una cooperazione di lunga data nello spazio e nelle scienze della terra, e siamo entusiasti di continuare questa tradizione nell’ambito del nuovo accordo firmato oggi”.

L’Ambasciatore d’Italia negli Stati Uniti Claudio Bisogniero ha espresso viva soddisfazione per la firma dell’accordo che, ha commentato, “rappresenta un nuovo importante traguardo nella cinquantennale collaborazione spaziale fra Italia e Stati Unit, che cresce con grande intensità e sempre nuove aree d’azione comune. Attraverso Cosmo SkyMed si aprono le porte per arricchire ulteriormente tale collaborazione”.

L’accordo tra ASI e NASA è stato firmato a margine del workshop “The Italian COSMO-SkyMed Satellites: an opportunity to better observe our Planet”. Della delegazione italiana facevano parte, oltre al Generale dell’Aeronautica, Roberto Vittori, astronauta ESA e Space Attaché presso l’Ambasciata, Gabriella Arrigo, responsabile per le Relazioni Internazionali dell’ASI, Laura Candela, Responsabile dell’Unità di Osservazione della Terra di ASI, Enrico Flamini, Chief Scientist di ASI, Marcello Maranesi AD di e-Geos, Roberto Ibba, Presidente di E-Geos e Lorenzo D’Onghia, Chief Commercial Officer di Telespazio. Nel corso del workshop sono state analizzate le prospettive e le potenzialità del Sistema COSMO-SkyMed di prima e Seconda Generazione, un’evoluzione che garantirà un salto generazionale in termini di tecnologia, prestazioni e vita operativa del sistema rafforzando la leadership dell’ Italia nel settore dell’Osservazione SAR della Terra.

 

Piero Benvenuti segretario IAU

Piero Benvenuti segretario IAU

Benvenuti a Honolulu-2Piero Benvenuti, 67 anni, docente al Dipartimento di Fisica e astronomia dell’Università di Padova, già presidente INAF e membro del Cda dell’Agenzia Spaziale Italiana, è il nuovo Segretario Generale della maggiore organizzazione di astronomi a livello internazionale: la IAU (International Astronomical Union). La nomina all’incarico è stata ratificata nel corso della cerimonia conclusiva della ventinovesima Assemblea generale dell’IAU, che ha chiamato per due settimane a Honolulu – nelle Hawaii – migliaia di delegati da tutto il mondo.

Benvenuti si è detto onorato di essere il primo italiano a ricoprire questa carica in quasi cento anni di esistenza dell’Unione. Contestualmente alla nomina di Benvenuti, l’Assemblea ha proceduto al rinnovo di tutti gli altri incarichi di vertice: la messicana Silvia Torres-Peimbert è il nuovo presidente, mentre l’olandese Ewine van Dishoeck e la portoghese Maria Teresa Lago sono, rispettivamente, il presidente-eletto e il segretario-generale-eletto.

“La nomina del professor Benvenuti – ha dichiarato per l’occasione il presidente dell’ASI Roberto Battiston – rappresenta un grande riconoscimento per la comunità astronomica italiana, nella traccia di una tradizione straordinaria che da Galileo in poi ha fornito e fornisce risultati di altissimo valore scientifico per lo studio dell’ universo da terra e dallo spazio. Faccio i migliori auguri a Piero – ha concluso Battiston – per questa nuova sfida che sono sicuro affronterà con la capacità e l’ impegno di sempre”.

L’IAU, fondata nel 1919, è composta da quasi dodicimila astronomi professionisti provenienti da 96 diversi paesi. Ha come principale obbiettivo quello di facilitare la collaborazione tra i suoi membri in tutti i campi della loro attività: dall’astronomia all’astrofisica, dalla cosmologia alla Fisica fondamentale. All’interno del suo ampio ventaglio di competenze, ha anche il delicatissimo e affascinante compito di attribuire il nome alle stelle. “Ma attenzione – avverte Benvenuti – perché le stelle a noi visibili sono già state nominate in passato, quello che ci resta da fare è ‘battezzare’ gli asteroidi: oggi chi ne scopre uno può decidere il nome, ma deve essere approvato da tutti i membri dello IAU”.

(fonte: ASI)

 

Contratti di sviluppo per Ariane 6-Vega C

Contratti di sviluppo per Ariane 6-Vega C

Ariane 6

Ariane 6

Storico passo in avanti per la nuova famiglia di lanciatori europei incentrata sui vettori Ariane 6 e Vega C con l’obbiettivo di rafforzare un accesso allo Spazio sempre più indipendente, affidabile e sostenibile. Al Quartier Generale dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) a Parigi, la firma dei contratti di sviluppo che danno corso agli accordi maturati all’ultima Conferenza dei ministri degli Stati membri dell’ESA (la cosiddetta ‘Ministeriale ESA’), alla presenza del nuovo DG ESA Joahnn-Dietrich Woerner, del presidente ASI Roberto Battiston, e dei massimi vertici istituzionali delle Agenzie spaziali  dei paesi partecipanti al programma dei lanciatori. ELV  (società partecipata da ASI al 30% e da Avio al 70%, ‘Prime Contractor’ per lo sviluppo di Vega) è stata rappresentata dall’amministratore delegato, l’ingegner Pierluigi Pirelli.

“Si tratta  di un passaggio  storico per l’industria spaziale europea e per quella italiana in particolare, qui rappresentata da ELV – ha dichiarato il Presidente dell’ASI Roberto Battiston – perché con questa firma si mettono le basi per lo sviluppo della famiglia di lanciatori europei  che a partire dal 2020 porteranno in orbita sia i payoad istituzionali che quelli commerciali,  lanciati dalla base  di Kourou”.

La nuova famiglia di lanciatori comprende, appunto, l’Ariane 6 – nelle due versioni a 2 e 4 motori solidi – e il Vega C, realizzato in Italia da ELV: tutti usano lo stesso motore solido sviluppato per il Vega nella versione potenziata per il Vega-C, il P120C (realizzato con la tecnologia della ditta AVIO a Colleferro).

“Si realizza così – aggiunge Battiston – la centralità dell’industria italiana nel contesto dell’accesso allo spazio europeo, importante risultato ottenuto dalla delegazione italiana guidata dal Ministro MIUR Stefania Giannini, nel corso del Consiglio Ministeriale ESA del 2014 tenutosi in  Lussemburgo lo scorso dicembre”.

Protocollo tra ASI e Regione Campania

Protocollo tra ASI e Regione Campania

firma protocollo battiston de luca carrinoSviluppo e sostegno ai progetti di investimento e ricerca nella regione Campania è lo scopo principale del protocollo d’intesa firmato dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e da Roberto Battiston, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana. Le due istituzioni si impegnano per cinque anni a collaborare in attività, studi e sviluppi finalizzati alla realizzazione di progetti di ricerca e innovazione e al potenziamento delle infrastrutture nel settore spaziale in ambito regionale. La sigla del protocollo è avvenuta a conclusione del primo workshop nazionale dedicato alle Tecnologie per mini e micro satelliti che è svolto nella sede del CIRA – Centro Italiano Ricerche Aerospaziali – a Capua.

L’ASI e la Regione mettono in comune le proprie competenze con l’obiettivo di giungere a un utilizzo coordinato delle risorse e delle attività impiegate nel settore spaziale tra i livelli nazionale e regionale, con lo scopo di favorire e sostenere progetti di investimento in ricerca e sviluppo in campo spaziale. L’intento è evitare la frammentazione delle risorse che rende inefficiente qualunque tipo di programma.

Tale accordo evidenzia come il neo presidente della Regione Campania consideri l’aerospazio come uno dei settori produttivi portanti dell’economia del territorio e intenda, dunque, tutelare e valorizzare questo patrimonio di competenze e produttività facendolo rientrare tra gli Assi prioritari della Linea di Intervento “Campania Regione Innovativa”.

L’aerospazio è la nostra punta di diamante – – ha dichiarato il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca – La nuova Campania non parcellizza risorse europee. Faremo, invece, grandi investimenti in grandi settori. Misureremo la capacità di creare brevetti, di fare economia, di investire in ricerca e occupazione qualificata. Siamo la prima regione a definire un quadro di sostegno alle infrastrutture del settore dell’aerospazio”.

La competitività impone di fare sistema a tutti i livelli. Uno dei compiti dell’Asi è quello di architetto di sistema promuovendo progetti e iniziative che coinvolgano anche le Regioni. La firma di oggi rientra in un percorso condiviso che auspico permetterà di raggiungere importati traguardi. Occorre eliminare quel processo che spesso contraddistingue l’Italia, fatto di frammentazione e di interessi particolari. È particolarmente significativo che oggi la firma sia avvenuta nella sede del Cira, Centro fondamentale per la progettazione e creazione dei progetti aerospaziali del futuro” – ha affermato il Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Roberto Battiston

Siamo pronti ad accettare la sfida. Il CIRA è pronto a mettere a disposizione il suo straordinario patrimonio di capacità e conoscenze al servizio dell’interesse pubblico. Questo protocollo, che è il primo ad essere firmato da una Regione italiana con l’ASI, dovrà indicare la strada migliore per superare il problema della dispersione delle risorse tra livelli regionali e nazionale. E’ un costo che il Paese non si può più permettere, che la Campania non vuole più pagare. Sono certo che dal CIRA e dalle altre eccellenze presenti in Campania partirà il riscatto della Regione che possiede molti punti di forza” ha concluso il Presidente del CIRA, Luigi Carrino.

L’attuazione dell’intesa sarà affidata a successivi protocolli su specifiche tematiche e attività che saranno di volta in volata concordati, anche ampliando la collaborazione ad altre istituzioni. Un Comitato composto da quattro rappresentanti, due per ciascun ente, avrà il compito di definire tali protocolli e di occuparsi della gestione delle attività di collaborazione.