da Sorrentino | Lug 20, 2015 | Eventi, Politica Spaziale, Primo Piano
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto questa mattina al Quirinale il Capitano dell’Aeronautica Militare Samantha Cristoforetti, rientrata lo scorso 11 giugno dalla missione spaziale “FUTURA”. Nel corso dell’udienza il Capo dello Stato ha consegnato al Cap. Cristoforetti l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana”. All’incontro erano presenti il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Gen. S.A. Pasquale Preziosa, il Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Roberto Battiston, e il Capo dell’Ufficio di coordinamento del direttorato del volo umano e operazioni dell’Agenzia Spaziale Europea, Elena Grifoni Winters.
Il video dell’udienza diffuso dal Quirinale
da Sorrentino | Lug 11, 2015 | Industria, Politica Spaziale, Primo Piano
Un contributo di primaria importanza all’esplorazione spaziale arriva da STEPS 2, il programma di ricerca e sviluppo promosso dalla Regione Piemonte insieme Thales Alenia Space, che dal 2008, anno di avvio del programma, ha messo a punto importanti tecnologie per missioni di esplorazione spaziale sia robotica che umana della Luna e di Marte. I risultati conclusivi della seconda fase di STEPS (Sistemi e Tecnologie per l’Esplorazione Spaziale) sono stati presentati a Torino nel corso di un incontro pubblico al quale hanno partecipato i massimi esponenti delle Istituzioni locali, i vertici di Thales Alenia Space Italia, degli istituti universitari e delle aziende piemontesi che hanno preso parte al programma.
Il programma di ricerca ha coinvolto centinaia di ricercatori, che hanno concentrato il proprio lavoro su progetti tecnologici specifici legati all’esplorazione dello spazio, ma che presentano possibili applicazioni civili terrestri ed evidenti ricadute economiche e occupazionali per il tessuto industriale piemontese.
Avviata nel 2013, la seconda fase di STEPS ha proseguito lo sviluppo di alcune tecnologie che saranno utilizzate nelle missioni spaziali europee e internazionali previste nei prossimi cinque anni. In particolare, tali tecnologie troveranno impiego nelle missioni di esplorazioni robotiche della Luna e di Marte, ma anche a bordo della Stazione spaziale internazionale e nei nuovi sistemi di trasporto con e senza equipaggio per il rientro sulla Terra. I contributi strategici di STEPS 2 comprendono, il progetto e la realizzazione di un modulo abitativo gonfiabile, di un prototipo del sistema di atterraggio di un veicolo spaziale, il controllo termico dei serbatoi indispensabile per il funzionamento del sistema di propulsione, , lo sviluppo di un sistema di stoccaggio di energia, lo sviluppo di materiali protettivi innovativi dei veicoli spaziali sottoposti a temperature elevatissime nella fase di rientro in atmosfera.
“Il successo del progetto STEPS 2 si può riassumere nello stimolo fornito ai soggetti coinvolti, che hanno dimostrato di saper fare ricerca e sviluppo a livelli di eccellenza, lavorando in team e realizzando prototipi e dimostratori apprezzati a livello internazionale” ha sottolineato Donato Amoroso, amministratore delegato di Thales Alenia Space Italia. “L’investimento che la nostra azienda ha fatto sulle tecnologie strategiche sviluppate nel corso del programma – ha aggiunto – ci consente di poter partecipare da protagonisti ai diversi programmi di esplorazione spaziale e di condividere il successo con l’intero Distretto Aerospaziale Piemontese, vero centro di eccellenza per lo sviluppo di un contesto industriale di primo piano nel campo dell’esplorazione spaziale”.
Il progetto STEPS 2 è co-finanziato dalla Regione Piemonte e dall’Unione Europea e coordinato da Thales Alenia Space Italia, capofila di un poliedrico gruppo di lavoro che vede coinvolti nell’attività di ricerca e sviluppo dei singoli progetti il Politecnico di Torino, l’Università di Torino, l’Università del Piemonte Orientale, ALTEC e 20 PMI della filiera piemontese del Distretto Aerospaziale.
da Sorrentino | Lug 3, 2015 | Politica Spaziale, Primo Piano, Programmi
Il Center for Near Space (CNS), primo dei centri di competenza dell’Italian Institute for the Future, è il nuovo soggetto che si inserisce nella dinamica propositiva delle soluzioni future nel settore spaziale con l’obiettivo di potenziare le attività di ricerca, formazione e divulgazione nell’ambiente circumterrestre. La presentazione del CNS è fissata per martedì 14 luglio alla Reggia di Caserta, dove è esposto il veicolo sperimentale europeo IXV, nella sede dell’Associazione Arma Aeronautica con l’intervento del Presidente del CIRA e del Distretto Aerospaziale Campano, Luigi Carrino, e della direttrice dello United Nations Office for Outer Space, Simona Di Pippo, in collegamento via Skype.
La nascita del Center for Near Space intende incoraggiare anche in Italia l’accesso dei privati all’orbita terrestre, e in primo luogo all’area sub-orbitale per attività non solo di ricerca scientifica ma di sviluppo industriale e turismo spaziale, come primo passo per una space economy che possa trainare lo sviluppo economico nazionale ed europeo. Nel contempo si prefigge di avvicinare lo Spazio al grande pubblico, con una serie di iniziative per sensibilizzare le giovani generazioni, i cittadini e i decisori politici alla cultura spaziale.
Il Center for Near Space è diretto da Gennaro “Rino” Russo, ingegnere aerospaziale con una lunga esperienza composta da dieci anni di lavoro nel settore della microgravità insieme al prof. Luigi G. Napolitano, e 25 anni al CIRA, il Centro Italiano di Ricerche Aerospaziali, dove ha diretto i programmi di trasporto spaziale. L’Italian Institute for the Future, presieduto da Roberto Paura, ha affidato a Rino Russo il compito di implementare e stimolare gli scenari di lungo termine dell’industria spaziale, con il proposito di aprire anche in Italia la nuova frontiera che mira all’accesso dei privati allo Spazio.
Il CNS sarà diviso in cinque linee strategiche, che porteranno avanti le attività previste nei settori della formazione e divulgazione, ma anche in quelli della ricerca: il CNS sosterrà il progetto Hyplane, un velivolo da turismo spaziale che può essere utilizzato anche come spazioplano ipersonico per collegare più velocemente punti distanti della Terra, sfruttando il volo parabolico, e avvierà una ricerca sulla realizzazione di infrastrutture spaziali nella fascia orbitale e sub-orbitale.
Il CNS è il primo dei centri di competenza che l’IIF si appresta a lanciare nei prossimi mesi e anni. L’esigenza di strutturare in maniera più organica i diversi ambiti di azione e di ricerca dell’Istituto, che spaziano dall’economia alla politica internazionale, dallo sviluppo tecnologico all’innovazione sociale, era stata espressa fin dall’ultima assemblea sociale ed è stata assunta come priorità per l’anno 2014-2015, con l’istituzione dei primi tre centri di competenza: a settembre si aggiungeranno al CNS anche il Center for the Future of Europe e il Center for Economic Development and Social Change.
da Sorrentino | Lug 1, 2015 | Politica Spaziale, Primo Piano
Il tedesco Johann Dietrich Wörner ha assunto la carica di Direttore Generale dell’Agenzia Spaziale Europea, per un periodo di quattro anni a partire dal primo luglio 2015. Succede a Jean-Jacques Dordain, che ha ricoperto il ruolo per 12 anni. Wörner, nato nel 1954, dal primo marzo 2007 era presidente del Consiglio esecutivo della DLR (il Centro Aerospaziale tedesco) e ha alle spalle una brillante carriera accademica che lo ha portato a collezionare una lunga serie di premi scientifici e incarichi prestigiosi. Dal 1995 era anche presidente della Technische Universität di Darmstadt.
Il passaggio di consegne virtuale tra Dordain e Woerner è avvenuto di fatto all’ultima edizione del Salone Aerospaziale di Parigi Le Bourget, nello stand dell’Agenzia Spaziale Europea dove facevano bella mostra i modelli del lander Philae, primo oggetto artificiale sbarcato su una cometa, e dell’Intermediate Experimental Vehicle.
Intervistato da Euronews, Jean-Jacques Dordain, direttore generale uscente dell’ESA, ha indicato quale tappa più importante del suo incarico il completamento della gamma dei lanciatori europei dall’Ariane alla Soyuz fino a Vega, e tra gli eventi più straordinari l’atterraggio della sonda europea Huygens su Titano, la radiazione cosmica di fondo svelata da Planck fino alla missione Rosetta.

ESA DG press conference
Dordain ha lanciato una riflessione sulla cooperazione internazionale, importante fattore delle attività spaziali. “Non dobbiamo esportare i nostri problemi dal pianeta Terra allo spazio. Al contrario, dovremmo importare sul pianeta Terra la cooperazione trovata nello spazio” – è stato il suo invito, richiamando la collaborazione con i russi sia nel campo dei vettori che della missione Exomars. “L’eredità più importante della Stazione spaziale internazionale sono i partenariati – ha aggiunto – L’hardware finirà un giorno o l’altro, ma i partenariati rimarranno”. Infine, il suo messaggio rivolto al futuro: “Non conosco il calendario, ma sono sicuro che gli esseri umani andranno su Marte”.
Johann-Dietrich Wörner, nuovo direttore generale ESA, impattò proprio con la missione Rosetta al suo arrivo all’Agenzia spaziale tedesca. Alla vigilia del suo insediamento Philae si è riattivato e sta raccogliendo dati sull’ambiente cometario. Toccherà a Wörner salutare nel 2016 la prossima missione europea su Marte e attendere che nel 2018 sbarchi un rover. Quanto alla stazione spaziale internazionale, è già tempo di pensare a sviluppare le infrastrutture che ne prenderanno il posto nel prossimo decennio. Wörner sarebbe propenso ad andare sul lato nascosto della Luna, e installarvi una stazione permanente e costruire un grosso telescopio. Ma intanto deve calarsi nel suo ruolo, svolgere un’azione sempre più marcata di mediatore tra i diversi Paesi con capacità di accesso allo spazio e affrontare una fase di cambiamenti; tra questi la prospettiva di privatizzazione di Arianespace.
da Sorrentino | Giu 17, 2015 | Eventi, Politica Spaziale, Primo Piano
Charlie Bolden, amministratore della NASA, transita dal Salone Aerospaziale di Parigi al Politecnico di Milano e nel giro di 24 ore traccia il programma che dovrà consentire al primo equipaggio di approdare su Marte. Martedì 16 giugno, nel corso dell’air show parigino, Bolden ha sottoscritto con gli amministratori delle agenzie spaziali francese e spagnola per proseguire la collaborazione nei progetti riguardanti la futura esplorazione del Pianeta Rosso. In particolare, per lo sviluppo di una serie di strumenti scientifici destinati a equipaggiare il rover Mars 2020 e acquisire informazioni su geologia e atmosfera marziana e individuare potenziali tracce biologiche. La cooperazione con la Spagna si estende a Mars Insight Lander, il cui lancio è programmato nel 2016 e che disporrà di una coppia di sensori sviluppati dall’istituto di tecnologia aerospaziale iberico. Ben più importante la cooperazione con l’Agenzia Spaziale Italiana, ribadita all’indomani del rientro a terra di Samantha Cristoforetti nella cornice della conferenza dal titolo “Reaching for the stars” promossa dal Politecnico di Milano con la partecipazione del rettore Giovanni Azzone, Enrico Flamini, responsabile dei programmi scientifici dell’Agenzia Spaziale Italiana, Giuseppe Morsillo, direttore Finanza, Controllo e Information Technology dell’ESA, e Luca Parmitano, astronauta dell’Esa e maggiore pilota dell’Aeronautica militare. Charlie Bolden, che ha comandato due volte lo Space Shuttle e ha all’attivo quattro missioni spaziali, conferma che prima di trasportare astronauti su Marte ci sarà lo sbarco su un asteroide precedentemente catturato e portato in orbita lunare. La NASA affida i suoi obiettivi futuri alla navetta Orion, mentre sono in corso di sviluppo le tute spaziali per affrontare l’ambiente del Pianeta Rosso e i sistemi vitali insieme ai laboratori dove produrre cibo vegetale e garantire le scorte di acqua, anche attraverso il riciclo, sufficienti per restare un anno sulla superficie marziana. Per raggiungere l’obiettivo sarà fondamentale la cooperazione internazionale. Quella con la Russia prosegue nello spazio a dispetto delle contrapposizioni geopolitiche in atto con gli Stati Uniti. Con la Cina la collaborazione è ancora limitata e non riguarda al momento i voli umani. Bolden tesse le lodi di Luca Parmitano e Samantha Cristoforetti, eccellenti astronauti e altrettanto bravi divulgatori delle attività spaziali. Anche grazie a loro la pubblica opinione prende coscienza dell’importanza dell’esplorazione cosmica, volta ad individuare forme biologiche su altri corpi planetari a cominciare da quelli a noi vicini. Non è un caso che Bolden insieme a Parmitano riscuotano un successo di interesse e ammirazione tra gli oltre 800 studenti del Politecnico di Milano. Popolarità sì, ma scientifica.
da Sorrentino | Giu 16, 2015 | Politica Spaziale, Primo Piano
Il Programma di sostegno di sorveglianza dello spazio e di tracciamento (SST) avrà una strategia condivisa tra cinque paesi europei: Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito, rappresentate dai capi delle rispettive agenzie spaziali nazionali, hanno deciso di formare un Consorzio firmando un accordo in risposta alla Decisione n. 541/2014/UE del Parlamento europeo e del Consiglio dell’Unione Europea del 16 aprile 2014. La sottoscrizione è avvenuta nel corso del Salone Aerospaziale di Parigi Le Bourget. L’obiettivo generale di tale iniziativa è di contribuire ad assicurare la disponibilità a lungo termine delle infrastrutture, dei mezzi e dei servizi spaziali che sono essenziali per la sicurezza dell’economia, della società e dei cittadini in Europa.
Il Consorzio stabilirà in Europa, attraverso lo sfruttamento delle infrastrutture e sensori nazioni già esistenti, un servizio per monitorare e tracciare gli oggetti e i detriti spaziali, per supportare e aiutare gli operatori dei veicoli spaziali e gli utenti istituzionali che forniscono servizi per la previsione e il monitoraggio di collisioni con detriti e oggetti spaziali, di frammentazioni di oggetti spaziali e del loro rientro incontrollato nell’atmosfera terrestre . A valle dell’informazione fornita dagli Stati Uniti, tale servizio fornirà maggiore autonomia all’Europa in questo tema importante.
Roberto Battiston, Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Jean-Yves Le Gall, Presidente del CNES (agenzia spaziale francese), Gerd Gruppe, membro del board esecutivo della DLR (agenzia spaziale tedesca), Francisco Marìn, direttore generale del CDTI (centro spagnolo per lo sviluppo tecnologico industriale), David Parker, Amministratore Delegato di UKSA (agenzia spaziale britannica), dopo aver ricevuto l’approvazione formale da parte della Commissione Europea, hanno oggi firmato l’accordo di Consorzio per il programma di supporto SST.
Le azioni identificate volte a raggiungere gli obiettivi sono:
la creazione e la gestione di una funzione di rilevamento consistente in una rete di sensori terrestri e/o spaziali per sorvegliare e localizzare gli oggetti spaziali e per realizzare una relativa banca dati;
la creazione e la gestione di una funzione di elaborazione per elaborare e analizzare i dati SST a livello nazionale per distribuire i servizi SST come: a) la valutazione del rischio di collisione tra oggetti spaziali b) distribuzione di allarmi anticollisione, c) identificazione dei veicoli spaziali durante le fasi di lancio, di prima messa in orbita, di frammentazioni, rotture o collisioni in orbita; c) la valutazione del rischio del rientro incontrollato, compresa la previsione del periodo e del probabile luogo del possibile impatto.
I cinque stati membri dell’Unione Europea coopereranno con il Centro satellitare dell’Unione Europea (SATCEN), stabilito dall’azione comune del Consiglio dell’Unione Europea, per implementare le azioni previste per la fornitura dei servizi SST. All’interno di ciascuno stato membro, le agenzie spaziali nazionali collaboreranno da vicino con i rispettivi Ministeri della Difesa, avendo entrambi forti interessi nella conoscenza e nel monitoraggio dell’ambiente spaziale. La Commissione Europea prevede finanziamenti nel 2015-2020 per i servizi SST, aggiornando le infrastrutture e i sensori europei già esistenti tanto quanto lo sviluppo di nuovi assetti.