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Roberto Battiston non è più il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana. Il ministro dell’istruzione, università e della ricerca, Bussetti, gli ha revocato l’incarico nella mattinata di martedì 6 novembre con procedura immediata. Sorpreso dalla decisione, Battiston ha commentato definendolo “il primo spoil system di Ente di Ricerca”, aggiungendo poi i ringraziamenti rivolti alle migliaia di persone con cui ha condiviso “quattro anni fantastici di spazio Italiano”. Battiston era stato nominato alla presidenza dell’ASI il 16 maggio 2014 e riconfermato il 9 maggio 2018. Un secondo mandato quadriennale, con scadenza prevista nel 2022, ma iniziato con la creazione nel mese di luglio di una struttura facente capo alla Presidenza del Consiglio: un Comitato interministeriale per le politiche spaziali, coordinato dal sottogretario Giancarlo Giorgetti e che non prevede tra i suoi componenti il presidente dell’Asi.

Professore ordinario di Fisica sperimentale all’Università di Trento, lungamente impegnato nella ricerca sui raggi cosmici e ideatore con il Nobel Samuel C.C. Ting dell’esperimento Ams per la caccia all’antimateria posizionato sulla stazione spaziale internazionale, Roberto Battiston ha accompagnato l’Italia dello Spazio nell’avvio dei programmi più all’avanguardia, dal sistema di navigazione satellitare europeo Galileo e alla costellazione di osservazione terrestre COSMO-SkyMed fino al piccolo lanciatore Avio, passando per le missioni dei nostri astronauti sulla stazione spaziale internazionale a quelle di esplorazione cosmica, diventando un sostenitore dei progetti rivolti alla base circumlunare con l’obiettivo di pianificare i viaggi su Marte.

La sua ultima uscita ufficiale il 1° novembre scorso a Buenos Aires, in occasione del terzo Forum Internazionale dello Spazio, organizzato dall’International Astronautica Federation e dall’Agenzia Spaziale Italiana, in collaborazione con il governo argentino e l’agenzia spaziale locale Conae. Un forum ideato dallo stesso Battiston per allargare l’uso dello spazio alle altre realtà universitarie e industriali con l’obiettivo di realizzare forme di cooperazione in grado di favorire l’Alta formazione, la gestione delle risorse naturali e la prevenzione dei disastri. Un esempio di quella che viene definita la Space Diplomacy. Proprio con l’agenzia Conae l’Asi ha dato vita alla costellazione italo-argentina di osservazione della Terra, Siasge (Sistema Italo Argentino di Satelliti per la Gestione delle Emergenze).