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meeting iabcPresentata a Milano la Proposta di Legge Regionale per la Ricerca Scientifica e la Didattica su iniziativa dell’AIBC (Associazione Italiana di Bioetica in Chirurgia) con il patrocinio della Regione Lombardia. L’Aibc, Associazione italiana di Bioetica in Chirurgia, con il supporto del Comitato nazionale di bioetica, ha elaborato una proposta di legge regionale per la Lombardia sulla disponibilità a donare alla scienza il proprio corpo post mortem. L’intenzione è quella di «inserire l’articolato di legge proposto da Aibc sotto forma di articolo unico nel progetto di riordino del sistema sanitario lombardo in discussione nelle prossime settimane», ha detto il Presidente della commissione Sanità del Consiglio regionale Fabio Rizzi, durante l’illustrazione del progetto oggi a Palazzo Pirelli, a Milano. Qualora in questo iter ci fossero degli ostacoli, Rizzi si e’ detto disposto a «depositare la proposta come disegno di legge a sé stante». Se venisse approvata, questa normativa «sarebbe la prima in Italia di questo tipo», ha specificato a margine il Presidente dell’Aibc Daniele Maggiore. Il testo prevede la libera scelta di poter compilare un modulo dal medico generale, nel quale si comunica la volontà dimettere a disposizione il proprio corpo dopo il decesso a centri di ricerca scientifica o didattica biomedica accreditati presso le Asl. Il consenso può essere ritirato o modificato da chi lo ha firmato in ogni momento e può indicare il centro di ricerca cui fare dono di se’ o anche escludere specifiche attività. Queste attività saranno svolte nelle 72 ore successive alla consegna del corpo al centro da parte dell’Asl, trascorse le quali la salma sarà restituita ai parenti. «Ognuno di noi – spiega il Presidente dell’Aibc – con le proprie conoscenze sa quali possano essere le sensibilità personali che il mettere a disposizione il proprio corpo, può attivare dentro di noi. Sinceramente, al di là del significato religioso che si potrebbe dare ma che non vogliamo mettere alla base di questo scritto, penso che si debba principalmente cogliere il significato della donazione, del dare qualcosa agli altri, qualcosa di cui noi non abbiamo più sentore, che non ci viene tolto, che non ci viene strappato.  Dare il proprio corpo o renderlo disponibile è un atto che a noi non costa nulla».