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Il vettore Ariane 5 ha portato a termine con successo la terza missione del 2018 trasferendo in orbita quattro satelliti della costellazione Galileo, il sistema di navigazione satellitare europeo per usi civili e in grado di offrire indicazioni sul posizionamento ad altissima precisione. Con questo lancio il sistema dispone in orbita di 26 satelliti che garantiscono la piena operatività del programma, mentre restano da lanciare gli ultimi 4 satelliti che hanno la funzione di backup. Galileo entra così nella fase pienamente operativa, dopo che nel dicembre 2016 era iniziata l’offerta dei primi servizi di navigazione, ricerca e salvataggio. L’Italia è coinvolta primariamente nel programma Galileo, con Leonardo e Thales Alenia Space,e Telespazio, il cui Centro Spaziale del Fucino è una delle due stazioni di controllo della costellazione. La precisione di lancio risulta determinante per il pieno successo della missione e del programma Galileo. Il vettore Ariane 5 di Arianespace ha spinto i quattro satelliti, ciascuno dei quali pesante 715 kg, alla quota prevista di 22 922 km, avviando le operazioni di rilascio dopo 3 ore e 36 minuti dal decollo dalla base spaziale di Kourou. Un successo che coinvolge a pieno titolo l’industria italiana Avio che partecipa alle missioni lanciatore Ariane 5 con i motori a propulsione solida e la turbopompa ad ossigeno liquido. La terza missione di Ariane 5 nel 2018 segue di pochi giorni il test pienamente riuscito del nuovo motore in fibra di carbonio P120 C che equipaggerà i nuovi lanciatori Vega C, che volerà nel 2019, e Ariane 6, che debutterà nel 2020. In calendario ad agosto, dalla base spaziale di Kourou, in Guyana francese, il 12esimo volo di Vega, il lanciatore europeo prodotto a Colleferro, che metterà in orbita il satellite Aeolus per conto dell’Agenzia Spaziale Europea.