Seleziona una pagina

Le attività spaziali hanno l’ambizione di essere utili al pianeta e in generale alla società civile e industriale. L’osservazione della Terra è un segmento strategico per tenerne sotto controllo lo stato di salute, supportare la gestione delle risorse, analizzare gli effetti dei cambiamenti climatici. Il programma COSMO-Skymed, fiore all’occhiello dell’Agenzia Spaziale Italiana che lo ha sviluppato con Leonardo e Thales Alenia Space e lo gestisce attraverso il centro spaziale del Fucino di Telespazio, ha celebrato il decennale con un evento svoltosi al museo MAXXI di Roma. Il primo satellite della costellazione COSMO-Skymed entrò in orbita il 7 giugno 2007 e verso la fine di quello stesso anno divenne operativo. Quelli attivi sono diventati quattro, che hanno prodotto oltre un milione di immagini radar, mentre già di appresta a entrare in gioco la seconda generazione. COSMO-Skymed è un programma duale, che serve per l’80% a scopi civile e per il 20% a supporto della Difesa. Un sistema di osservazione radar che ha dato all’Italia il primato in questo segmento spaziale sempre più strategico. Basti pensare al contributo che i satelliti COSMO-Skymed forniscono su scala planetaria alla macchina dei soccorsi in occasione di gravità calamità, come terremoti e uragani, o disastri provocati da incidenti, ma anche e soprattutto per analizzare lo stato dei ghiacci e i patrimoni Unesco sparsi ovunque.

Il sistema satellitare COSMO-SkyMed ha cambiato il modo di osservare la Terra, assicurando informazioni fondamentali per la nostra sicurezza e per comprendere i fenomeni che interessano il nostro Pianeta. Di questo hanno discusso al MAXXI di Roma la Ministra dell’Istruzione, Università e Ricerca, Valeria Fedeli, il Segretario Generale della Difesa e Direttore Nazionale degli Armamenti, Gen. S.A. Carlo Magrassi, il Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Roberto Battiston, e l’Amministratore Delegato di Leonardo, Alessandro Profumo, durante l’evento “Happy Birthday COSMO-SkyMed #10”.L’incontro ha celebrato i successi della più impegnativa impresa realizzata dall’Italia nel campo dell’Osservazione della Terra ed è stato l’occasione per porre l’accento sulle capacità del sistema Paese, che, grazie alla collaborazione tra enti, istituzioni, ricerca, università e industria, ha saputo costruire un insieme di satelliti senza uguali e assicurarsi una posizione preminente nel settore a livello mondiale. L’evento non è stato solamente il momento di ricordare i risultati conseguiti ma è stato soprattutto l’occasione per guardare all’imminente futuro, quando verrà lanciata COSMO-SkyMed Second Generation (CSG), la nuova costellazione che sarà sempre più al passo con le esigenze di sicurezza e di controllo dello stato di salute del nostro Pianeta.

COSMO-SkyMed è l’unica costellazione di osservazione della Terra a uso duale oggi esistente a livello globale. Nei primi dieci anni di attività ha catturato oltre 1 milione di scene radar in tutto il mondo, vigilando sulla Terra 24 ore su 24 in ogni condizione meteorologica e di visibilità: dal contributo alla sicurezza nazionale al supporto alle popolazioni colpite da disastri naturali come i terremoti dell’Aquila nel 2009 e di Amatrice del 2016, il ciclone Nargis in Birmania nel 2008 o l’uragano Harvey quest’anno, dal monitoraggio della deforestazione in Amazzonia alla fornitura di dati e strumenti per un’agricoltura sostenibile, dal controllo dei siti UNESCO al monitoraggio del recedere dei ghiacci nelle regioni polari, fino al controllo degli sversamenti di petrolio nel Golfo del Messico in seguito all’esplosione della piattaforma Deepwater Horizon nel 2010.

A partire dal 2018, la seconda generazione del sistema, anch’essa sviluppata da Leonardo e dalle sue joint venture, prenderà progressivamente il posto di quella attualmente in funzione, migliorando efficienza e capacità in settori fondamentali per la sicurezza e la protezione del nostro Pianeta quali il monitoraggio del territorio e la gestione sostenibile delle sue risorse, la sicurezza e la gestione di eventi naturali ed emergenze, la lotta agli effetti del cambiamento climatico.

Il Presidente dell’ASI, Roberto Battiston, ha sottolineato che COSMO-SkyMed “è un asset fondamentale non solo del sistema spaziale italiano ma del nostro Paese sotto diversi aspetti: è infatti un programma che mantiene l’Italia sulla frontiera tecnologica e ci consente di giocare un ruolo di primaria importanza a livello internazionale sui temi della sicurezza e della gestione delle emergenze. Da anni – ha aggiunto – la costellazione viene utilizzata massivamente per un’analisi approfondita dei “climatizzatori” più importanti della Terra, come le regioni polari, aree che hanno un impatto estremamente importante sul clima, il meteo, e sul funzionamento dell’intero ecosistema terrestre. Per questo da oggi COSMO-SkyMed inizierà a twittare su temi dell’ambiente e del climate change e a dare al pubblico un aggiornamento costante su temi così importanti”, ha concluso Battiston.

“COSMO-SkyMed è un fiore all’occhiello della tecnologia spaziale italiana nel mondo e una componente essenziale per il suo sviluppo. Le informazioni provenienti da questo sistema, unico nel suo genere, si dimostrano ogni giorno importantissime per osservare e comprendere il Pianeta e per garantire la nostra sicurezza. COSMO-SkyMed ha inoltre consentito all’industria del nostro Paese di acquisire competenze leader tanto nella tecnologia radar di osservazione della Terra quanto nei servizi e nelle applicazioni di geo-informazione: negli anni, abbiamo stretto accordi per l’utilizzo dei dati della costellazione in Europa, Asia, Sudamerica, USA e Canada, conquistando un ruolo da protagonista globale in questo mercato” – ha affermato Alessandro Profumo, Amministratore Delegato di Leonardo. “A 10 anni dal lancio del primo satellite, COSMO-SkyMed rappresenta un’infrastruttura strategica per l’Italia; mantenerla all’avanguardia con il lancio di satelliti di seconda generazione che permettano un completo rinnovo della costellazione e sviluppare ulteriori generazioni del sistema è fondamentale per preservare il primato del nostro Paese in un mercato in continua evoluzione”.