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Dopo il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e Papa Francesco, è la volta del presidente del consiglio, Paolo Gentiloni. L’astronauta italiano dell’Agenzia Spaziale Europea, Paolo Nespoli, dialoga con le massime figure istituzionale per raccontare la sua missione Vita a bordo della stazione spaziale internazionale, in orbita a 400 km. Un collegamento avvenuto in un momento particolare, coinciso con i primi 100 giorni della terza esperienza di AstroPaolo nello spazio. «Abbiamo una giornata veramente piena e proprio qui, sulla Iss, abbiamo sviluppato un vaccino contro la salmonella perché nello spazio i virus diventano più virulenti ed i test in orbita danno spesso risposte che sul nostro pianeta non si riescono ad ottenere» – ha spiegato Nespoli a Gentiloni, per poi riprendere un tema già affrontato con gli altri due illustri predecessori: «Non vedo conflitti fra le attività spaziali dei governi e quelle dei privati – ha continuato Nespoli –  l’assenza di gravità, il potersi togliere da dosso questa gravità e diventare ‘l’uomo ragno’ o ‘superman’, cioè poter spostare cose pesantissime senza problemi, è una sensazione molto bella». «Poi vedere la Terra da quassù è impareggiabile – ha concluso l’astronauta – dico sempre che guardare la Terra dalla Terra è come guardare un’opera d’arte con il naso attaccato alla tela. Bisogna staccarsi e guardare più da lontano per poterne apprezzare la bellezza». Ma AstroPaolo ha trovato il tempo e il modo di festeggiare con grande spolvero il traguardo dei 100 giorni, mostrandosi insieme agli altri membri d’equipaggio con camicie punteggiate di stelle su fondo blu e un biglietto di auguri, senza rinunciare al tweet ”100 giorni sulla Stazione Spaziale con @AstroKomrade e @SergeyISS: grato, orgoglioso e meravigliato di quanto in alto possiamo volare assieme!”, dedicato all’americano Randy Bresnik e al russo Sergey Ryazansky, con i quali è partito a bordo della Soyuz  il 28 luglio 2017.