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Dal cosmodromo russo di Baikonur, in Kazakhstan, è stato eseguito con successo il lancio della navetta Soyuz MS-16 diretta alla Stazione spaziale internazionale. A bordo, l’equipaggio di Expedition 63 composto dall’astronauta della Nasa Chris Cassidy e dai cosmonauti Anatoly Ivanishin e Ivan Vagner dell’agenzia spaziale russa Roscosmos, la cui missione durerà 196 giorni, con rientro a terra previsto il 22 ottobre. Si è trattato del primo lancio di una navetta con equipaggio portata in orbita dal nuovo razzo vettore Soyuz-2.1a, primo veicolo spaziale costruito unicamente con componenti di fabbricazione russa, impiegato lo scorso agosto in un volo di prova. Finora le navette Soyuz erano state lanciate con il razzo Soyuz-FG dotato di sistema di controllo ucraino.

Ad attendere il nuovo equipaggio, a bordo della stazione spaziale internazionale, ci sono il comandante russo Oleg Skripochka, subentrato a Luca Parmitano il 5 febbraio 2020, e gli americani Andrew Morgan e Jessica Meir, che rientreranno sulla Terra il 17 aprile. Chris Cassidy, che fece parte dell’equipaggio in occasione della prima missione di Luca Parmitano nel 2013 a bordo della Iss, accoglierà insieme a Ivanishin e Vagner i gli astronauti della Nasa Bob Behnken e Doug Hurley che a fine maggio raggiungeranno il complesso orbitale con la missione SpaceX Demo-2. Si tratterà del primo volo umano nello spazio con lancio dagli Stati Uniti dopo il pensionamento degli Space Shuttle nel 2011.