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Terra e Luna erano, secondo gli ultimi studi, una sola cosa, un’ammasso a forma di ciambella che avrebbe sprigionato, ovvero partorito, il nostro satellite naturale lasciando che il pianeta azzurro evolvesse come lo conosciamo. Una situazione che viene fatta risalire a quattro miliardi di anni fa. La nuova ipotesi, descritta e pubblicata sulla rivista Journal of Geophysical Research, è stata elaborata da Simon Lock, giovane laureato del dipartimento di scienze planetarie di Harvard. Non il classico impatto, dunque, tra l’embrione planetario della Terra e un planetoide, che avrebbe rilasciato i materiali pesanti destinati a formare col tempo la Luna, (le cui condizioni a contorno sarebbero state molto difficili dal verificarsi per una questione di masse e composizione chimica), ma uno scenario completamente diverso. Comprovato che i componenti di Terra e Luna sono gli stessi, lo scenario avanzato dal giovane ricercatore presuppone l’esistenza di un oggetto ribattezzato “synestia”, un’enorme ciambella in rotazione formata da rocce liquide e materiale gassoso, nel cui cuore si sarebbe formata la Terra, mentre un piccolo nucleo di rocce fuse, fuoriuscendo, avrebbe formato la Luna. Il nuovo modello di formazione planetaria è sostenuto, nella pubblicazione, da altrettanto autorevoli ricercatori dell’Università della California Davis, della britannica Bristol e del SETI Institute.

(photo credit: Sarah Stewart/UC Davis based on NASA rendering)