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La sonda MAVEN (Mars Atmosphere e Mission Evolved Evolution), lanciata dalla NASA nel 2013, ha festeggiato il 17 giugno 1.000 giorni terrestri nell’orbita di Marte dove opera da tre anni contribuendo alla migliore conoscenza dell’atmosfera superiore del Pianeta Rosso. Una delle più rilevanti riguarda il ruolo che il Sole e il vento hanno avuto nell’evoluzione dell’atmosfera, resa rarefatta proprio da radiazioni e vento solari. Un processo che ha trasformato il clima, da caldo e umido, a freddo ed estremamente arido. I rilevamenti di MAVEN hanno evidenziato come alcune particelle presenti nel vento solare penetrano nell’atmosfera superiore del pianeta, perché trasformate in atomi neutri dalle reazioni chimiche che hanno luogo nella ionosfera. La sonda ha investigato sulla distribuzione dell’ossido nitrico gassoso e dell’ozono nell’atmosfera, rivelando che esistono dei processi dinamici di scambio di gas tra l’atmosfera superiore e quella inferiore, ancora da decifrare. Molto importante la concentrazione stagionale dell’idrogeno nell’atmosfera superiore, che varia di un fattore pari a 10 durante il corso dell’anno. La presenza di idrogeno equivale a quella dell’acqua nell’atmosfera inferiore, spezzata in idrogeno e ossigeno dalla luce solare. Tra le osservazioni più suggestive effettuate da MAVEN ci sono le aurore marziane, ovvero flebili bagliori apparsi nell’emisfero settentrionale di Marte, che si manifestano ad una quota molto più bassa rispetto a quelle terrestri. Un fenomeno riconducibile all’enorme afflusso di particelle a seguito di tempeste solari.

(fonte: ASI)