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Suspense per la prima missione del 2018 di Ariane 5, il cui lancio è avvenuto alle 23:20 ora italiana del 25 gennaio dalla base di Kourou nella Guyana Francese. A bordo due satelliti commerciali per le telecomunicazioni, SES-14 (costruito da Airbus Defence and Space) e Al Yah 3 (di Orbital ATK), che risultano essere stati posti in orbita dal razzo vettore europeo ma non è chiaro se abbiano raggiunto la quota prestabilita. Subito dopo il lancio qualche secondo dopo l’accensione del secondo stadio, la stazione di controllo di Natal in Brasile non è riuscita ad acquisire la telemetria del razzo, rimasto in silenzio anche rispetto alle stazioni di tracking di Ascencion nel Sud Atlantico, Libreville in Gabon e Malindi in Kenya. Un blackout tutto da chiarire, iniziato nove minuti dopo il distacco dalla rampa di lancio e protrattosi fino al 37esimo minuto dopo l’inizio della missione. Arianespace ha dichiarato che i centri di controllo hanno ricevuto conferma della separazione di entrambi i satelliti che risultano in orbita, anche se non è stato chiarito se si tratta dell’orbita prestabilita. L’anomalia, oggetto di verifica, è stata confermata anche da Stéphane Israel, presidente e amministratore delegato di Arianespace.

Nella storia di Ariane 5, entrato in servizio nel 1996, c’è il precedente del lancio del satellite Artemis, avvenuto nel 2001, che fu inserito in un’orbita più bassa rispetto a quella prevista, a causa del malfunzionamento dello stadio superiore del razzo vettore, e poi lentamente riposizionato alla quota operativa corretta nel corso dei mesi successivi. Nel 2018 Arianespace ha programmato 14 missioni di Ariane 5. Il satellite Al Yah 3 è il primo di una nuova generazione di satelliti per telecomunicazioni, destinato a fornire servizi onternet a banda larga in Africa e Brasile. Il satellite SES 14, che trasporta anche lo strumento Gold della NASA per lo studio della termosfera e della ionosfera terrestre, ha il compito di fornire servizi per la navigazione marittima e aerea, comunicazioni wireless a banda larga in America del Nord, Centro e Sud America, Caraibi, Nord Atlantico e parti d’Europa.