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Spettacolare test del prototipo SN8 di Starship, il nuovo sistema di lancio di SpaceX, decollato alle 23:45 italiane del 9 dicembre dal centro sperimentale di Boca Chica, Texas e rimasto in volo per 6 minuti e 40 secondi, raggiungendo tutti gli obiettivi ad eccezione dell’atterraggio che si è concluso con un crash distruttivo. Spinto da tre motori Raptor, il prototipo SN8 di Starship ha raggiunto la quota prevista di 12,5 km, effettuato la manovra “backflip“, ovvero abbandonatoi l’assetto verticale e , spenti i motori Raptor, si è disposto in assetto planato con controllo aerodinamico di alette e sistema di razzetti ausiliari, per poi recuperare l’assetto verticale, riaccendere i motori Raptor e compensare fino ad annullarlo il movimento orizzontale indotto dal volo planato. La fase di rientro è avvenuta con un solo motore Raptor in funzione, la zona di atterraggio è stata centrata ma troppo duramente e il veicolo è esploso al suolo. E’ lo stato lo stesso Elon Musk ad annunciare via twitter che la pressione dei serbatoi supplementari, dove è stivata la riserva di carburante per l’accensione finale, era troppo bassa durante la riaccensione dei motori. Ciò ha causato il raggiungimento di una velocità terminale troppo alta durante l’atterraggio. SpaceX ha ottenuto importanti indicazioni dal volo test e, con ogni probabilità, nelle prossime settimane effettuerà una seconda prova con il prototipo SN9 mentre la catena di produzione di Starship avanza ed è in fase in completamento l’SN15.