Le importanti ricadute sulle attività del CIRA derivanti dal successo ottenuto dall’Italia alla Ministeriale ESA del 2 dicembre 2014, sono state presentate dal prof. Roberto Battiston, Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, nel corso di un seminario che si è tenuto presso il Centro di Capua. Il prof. Battiston, che insieme al Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca Stefania Giannini, ha rappresentato l’Italia alla Conferenza che ha riunito a Lussemburgo i Ministri dei 20 paesi membri dell’Agenzia Spaziale Europea, ha sottolineato il coinvolgimento del CIRA in tutti i principali programmi di medio e lungo termine, a cui partecipa l’Italia, varati dalla Ministeriale.
A partire dall’accesso europeo allo spazio con una nuova generazione di lanciatori Ariane 6 e Vega C, alla prosecuzione del programma Exomars che prevede due missioni sul pianeta rosso entro il 2018. I lanciatori avranno entrambi un unico motore, il P120, che sarà sviluppato da Avio anche con la partecipazione del CIRA che da tempo collabora con l’azienda di Colleferro nel campo della propulsione spaziale. Per quanto riguarda Marte, il CIRA ha già svolto in passato delle prove per verificare l’efficacia degli airbag che consentiranno al lander di arrivare sulla superficie del pianeta rosso senza danni e continuerà a dare il suo contributo in tema materiali di protezione termica e di prove di simulazione di ingresso nell’atmosfera di Marte. Il maggiore successo per il CIRA è, però, rappresentato dalla decisione, sottoscritta da tutti i più importanti paesi, di finanziare il programma PRIDE che prevede lo sviluppo di tecnologie per i veicoli spaziali automatici con capacità di rientro sulla terra.
Per questo programma il CIRA intende sfruttare le competenze e i risultati acquisiti con le due missioni svolte nell’ambito del programma nazionale USV (unmanned space vehicle) e con il programma ESA-IXV (intermediate experimental vehicle) per il quale il Centro ha avuto e continua ad avere un ruolo importante, sia durante la fase di sperimentazione in volo del prototipo in scala reale della navicella IXV, sia nella attuale fase di esecuzione della missione finale che si svolgerà a febbraio 2015, fornendo assistenza tecnica all’ESA attraverso la presenza di propri ricercatori al Team di Progetto impegnato nelle operazioni di lancio presso la Base di Kourou.
Per le sue competenze professionali e per i suoi impianti, il CIRA entra a pieno titolo nella strategia dell’Agenzia Spaziale Italiana – ha dichiarato il prof Roberto Battiston, secondo il quale “il bilancio della ministeriale appena conclusa è più che positivo, superiore alle aspettative, per l’Europa e per l’Italia spaziale dei prossimi anni. Una grande affermazione soprattutto per il nostro Paese e un appuntamento che si è chiuso nel segno di Vega, che diventa il punto di riferimento nella famiglia dei lanciatori europei. Questo grazie al motore solido del P120, sviluppato da Avio a Colleferro e di derivazione dal P80, che sarà impiegato sia per i nuovi vettori Ariane sia per Vega. Questo si tradurrà in positivi effetti e notevoli ritorni per la nostra industria. Parliamo di un investimento di 8 miliardi in 10 anni. L’Italia diventa, così, centrale anche per garantire all’Europa l’accesso allo spazio, competitivo e adatto alla situazione di evoluzione mondiale in rapido cambiamento. Note positive derivano anche dagli altri due temi sul tappeto, ExoMars e la Stazione Spaziale Internazionale. A Lussemburgo – ha concluso Battiston – abbiamo visto l’Europa che ci piace, un grande gioco di squadra che ha aperto la strada al futuro di crescita e di sviluppo ulteriore delle attività spaziali del nostro continente”.
“Il Presidente Battiston ci ha portato splendide notizie – ha sottolineato Luigi Carrino, presidente del CIRA – l’Italia esce dalla Ministeriale europea dello spazio con importanti risultati e ottime prospettive per la ricerca e l’industria del settore. L’attenzione che il Ministro Giannini e il Presidente Battiston hanno riservato alle capacità del CIRA, consente al nostro Centro un piano di attività che prevede impegni in tutti i programmi di interesse italiano”.
La visita del presidente ASI, Roberto Battiston, coincide con la nomina dell’Ing. Mario Cosmo, fino al 2014 Direttore Tecnico dell’Agenzia Spaziale Italiana, a Direttore Generale del Centro Italiano di Ricerche Aerospaziali.
(nella foto: Roberto Battiston e Luigi Carrino con i ricercatori del CIRA)









