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dassIl Presidente del Centro Italiano Ricerche Aerospaziali (CIRA), Prof. Luigi Carrino, ha sottoscritto l’aumento di capitale che sancisce l’ingresso del CIRA nella compagine societaria del Distretto Aerospaziale della Sardegna (DASS), rappresentato dal Presidente Prof. Giacomo Cao, con l’acquisizione di una quota del valore di 4.600 euro corrispondente al 6% del capitale sociale che ammonta a 76.122 euro. Con questo accordo il CIRA, già socio fondatore del Distretto Aerospaziale della Campania, punta a rafforzare la propria partecipazione ai Distretti Aerospaziali con l’obiettivo di migliorare il coordinamento delle specifiche competenze tecnologiche e industriali delle diverse regioni, di fare sistema per aumentare le potenzialità e la competitività dell’intero comparto aerospaziale italiano.

“Quella del DASS è un’iniziativa di importanza nazionale a cui il CIRA, quale centro italiano di ricerche aerospaziali deve assicurare il massimo appoggio in termini di capacità e di conoscenze. Siamo particolarmente lieti di entrare a farne parte e non faremo mancare i nostri contributi sia per la parte aeronautica che per la parte spaziale. Temi come quelli dell’accesso allo spazio, della sicurezza del volo, del monitoraggio ambientale, in cui il CIRA è impegnato da anni, sono temi condivisi con il DASS e con esso saranno ulteriormente sviluppati” ha dichiarato il Presidente del CIRA Carrino.

“Attualmente il Distretto non ha dipendenti propri ma l’insieme dei soci che ne fanno parte garantisce lavoro a oltre 250 persone. Un obiettivo che credo possa essere come minimo raddoppiato da qui al 2020”, ha assicurato il Presidente Cao, aggiungendo di puntare a un accordo di programma con la Regione a valere sul POR che potrebbe consentire anche l’accesso ai fondi di coesione europei 2014-2020. Qualcosa come un miliardo circa per la Sardegna per la sola tematica aerospazio, una cifra importante che consentirebbe di pensare e agire molto in grande.

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Nello scenario nazionale il DASS ambisce a completare la filiera del cluster tecnologico aerospaziale italiano attraverso la messa a disposizione delle infrastrutture che mancano negli altri distretti aerospaziali attivi nel Paese per lo svolgimento di tutte le necessarie attività di sviluppo sperimentale, test, validazione, omologazione come pure di training di sistemi e tecnologie per l’aerospazio.

Il Radio Telescopio presente in Sardegna, ad esempio, può diventare il più importante a livello europeo con riferimento alle problematiche di sicurezza spaziale generate ad esempio da detriti spaziali e asteroidi in potenziale rotta di collisione con la Terra e con i satelliti orbitanti. Un altro settore su cui il DASS punta è quello dei test sui droni, di ogni tipo e dimensione, data la presenza di infrastrutture particolarmente adatte a tali attività come gli aeroporti di Fenosu e Tortolì, oltre agli 800 metri di pista presenti all’interno del Poligono Interforze Salto di Quirra (PISQ). Il Distretto è inoltre molto attivo anche nei settori dell’esplorazione dello  spazio e dell’utilizzo di dati satellitari per il monitoraggio ambientale e la prevenzione delle sciagure.