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Charlie_BoldenCharlie Bolden, amministratore della NASA, transita dal Salone Aerospaziale di Parigi al Politecnico di Milano e nel giro di 24 ore traccia il programma che dovrà consentire al primo equipaggio di approdare su Marte. Martedì 16 giugno, nel corso dell’air show parigino, Bolden ha sottoscritto con gli amministratori delle agenzie spaziali francese e spagnola per proseguire la collaborazione nei progetti riguardanti la futura esplorazione del Pianeta Rosso. In particolare, per lo sviluppo di una serie di strumenti scientifici destinati a equipaggiare il rover Mars 2020 e acquisire informazioni su geologia e atmosfera marziana e individuare potenziali tracce biologiche. La cooperazione con la Spagna si estende a Mars Insight Lander, il cui lancio è programmato nel 2016 e che disporrà di una coppia di sensori sviluppati dall’istituto di tecnologia aerospaziale iberico. Ben più importante la cooperazione con l’Agenzia Spaziale Italiana, ribadita all’indomani del rientro a terra di Samantha Cristoforetti nella cornice della conferenza dal titolo “Reaching for the stars” promossa dal Politecnico di Milano con la partecipazione del rettore Giovanni Azzone, Enrico Flamini, responsabile dei programmi scientifici dell’Agenzia Spaziale Italiana, Giuseppe Morsillo, direttore Finanza, Controllo e Information Technology dell’ESA, e Luca Parmitano, astronauta dell’Esa e maggiore pilota dell’Aeronautica militare. Charlie Bolden, che ha comandato due volte lo Space Shuttle e ha all’attivo quattro missioni spaziali, conferma che prima di trasportare astronauti su Marte ci sarà lo sbarco su un asteroide precedentemente catturato e portato in orbita lunare. La NASA affida i suoi obiettivi futuri alla navetta Orion, mentre sono in corso di sviluppo le tute spaziali per affrontare l’ambiente del Pianeta Rosso e i sistemi vitali insieme ai laboratori dove produrre cibo vegetale e garantire le scorte di acqua, anche attraverso il riciclo, sufficienti per restare un anno sulla superficie marziana. Per raggiungere l’obiettivo sarà fondamentale la cooperazione internazionale. Quella con la Russia prosegue nello spazio a dispetto delle contrapposizioni geopolitiche in atto con gli Stati Uniti. Con la Cina la collaborazione è ancora limitata e non riguarda al momento i voli umani. Bolden tesse le lodi di Luca Parmitano e Samantha Cristoforetti, eccellenti astronauti e altrettanto bravi divulgatori delle attività spaziali. Anche grazie a loro la pubblica opinione prende coscienza dell’importanza dell’esplorazione cosmica, volta ad individuare forme biologiche su altri corpi planetari a cominciare da quelli a noi vicini. Non è un caso che Bolden insieme a Parmitano riscuotano un successo di interesse e ammirazione tra gli oltre 800 studenti del Politecnico di Milano. Popolarità sì, ma scientifica.