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BGSCI2015Diciassette giorni di conferenze, spettacoli, mostre e laboratori e tre Premi Nobel, Così la XIII edizione di BergamoScienza (2- 18 ottobre 2015) dopo il record di 152mila presenze del 2014.

Si parte con Peter Charles Doherty, immunologo australiano, Premio Nobel per la Medicina (1996) per i suoi studi sulla specificità della difesa immunitaria, poi invitato a tenere la 3° Levi Montalcini’s Memorial Lecture in onore della grande scienziata già presidente onorario di BergamoScienza. Altrettanto attesi il Premio Nobel per la Chimica (1991) Richard Robert Ernst, che ha contribuito allo sviluppo del metodo spettroscopico ad alta risoluzione della risonanza magnetica nucleare, e il Premio Nobel per la Fisica (2010) Konstantin Novoselov, scopritore del grafene.

Sul tema dell’astronomia e dello spazio da segnalare la conferenza di Paolo Salucci della SISSA di Trieste su materia oscura wormholes traversabili, cioè di ipotetici tunnel tra regioni lontane della galassia, quella di Massimo Tarenghi, astronomo,  emerito dell’ESO, e il capitolo finale dedicato alla ricerca della vita extraterrestre con Barry Goldstein, manager della missione NASA CLIPPER, svelerà i segreti di questo affascinante viaggio spaziale su Europa, satellite di Saturno.

14 miliardi di anni di storia in 80 minuti è il viaggio proposto dallo scrittore Antonio Pascale e dall’astrofisico Amedeo Balbi nella conferenza/spettacolo “Dal Big bang alla civiltà, in sei immagini”. L’ottica del disordine, gli esperimenti ottici che riescono a spiegare fenomeni fisici complessi, le applicazioni che vanno dalle immagini di parti del corpo umano, al miglioramento delle celle solari, e nuove sorgenti luminose sono gli argomenti della conferenza di Diederik Sybolt Wiersma (Dipartimento di Fisica e Astronomia, Università degli Studi di Firenze) “Luce sul disordine”. Il festival chiude con la lectio del Premio Nobel Konstantin Novoselov “Materiali a Flatlandia”, in cui il fisico parlerà della sua ricerca sul grafene, il primo materiale in assoluto a due dimensioni, che gli è valsa il Premio Nobel per la Fisica nel 2010.

Sono più di 100 i laboratori di sperimentazione scientifica che spaziano dalla matematica alla biologia, dalla robotica alla geometria, che avranno luogo negli spazi più belli e nelle scuole di città e provincia. Sono stati progettati da 48 scuole, grazie all’impegno di più di 240 insegnanti e di oltre 1500 studenti che offriranno la loro sapiente guida ai partecipanti.

Novità di questa edizione è l’apertura del BergamoScienceCenter, nuova sede dell’Associazione BergamoScienza, un centro permanente di scienza sempre aperto a tutti, un luogo d’incontro e aggregazione dove fare divulgazione e sperimentare, per dare vita a un progetto di scienza continuativo, rivolto a studenti, scuole e cittadini.