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cns_logoLa logica e naturale espansione delle attività umane nello Spazio prefigura uno scenario di progressivo e sempre più ampio coinvolgimento di vaste fasce professionali e nuove generazioni di popolazione, destinate a diventare al tempo stesso protagonisti e utenti dell’ambiente circumterrestre e lunare. Non si tratta di futuro lontano, ma di una tipologia di sviluppo che si prospetta molto più rapido di quanto si possa immaginare, al punto da suggerire una forte accelerazione degli studi sulla gestione del cosiddetto “Quarto Ambiente”. Il tema è uno dei tre scelti da trattare nel corso del terzo Congresso Nazionale di Futurologia in programma il 26 e 27 novembre a Napoli all’Università Suor Orsola Benincasa, promosso e organizzato dall’ Italian Institute for the Future (IIF).

Il panel dedicato alle sfide del Quarto Ambiente è gestito dal Center for Near Space (CNS), diretto da Rino Russo, che ha la finalità di contribuire ad una sempre maggiore diffusione della cultura spaziale tra le nuove generazioni e il grande pubblico, favorendo un positivo orientamento della società verso lo sviluppo del settore privato dell’Astronautica Civile. Il termine “Near” esprime il desiderio di incoraggiare l’utilizzo crescente della parte più vicina del Quarto Ambiente, ossia la regione compresa tra la stratosfera e l’orbita bassa terrestre, ma anche in generale l’obiettivo di avvicinare i cittadini e la società civile allo Spazio.

russo-638x425Il CNS apre la finestra sul futuro con la sessione in programma dalle 11:30 alle 13:00 del 26 novembre, immaginando l’architettura delle nuove infrastrutture orbitali, rese sempre più accessibili da veicoli di trasferimento e ratei di volo in grado di attenuare le sollecitazioni rispetto a quelle prodotte dai classici razzi vettori, ma anche offrendo lo scenario delle attività in corso di sviluppo in preparazione delle missioni umane su Marte. Chiamati a parlarne Ernesto Vallerani, il padre dei moduli-laboratorio da Spacelab a Columbus, e Italian Mars Society, relativamente al progetto ERAS che mira alla creazione di un centro di ricerca in Lombardia imperniato su ricerche di laboratorio e familiarizzazione all’ambiente e alla gravità ridotta del Pianeta Rosso attraverso strumenti di realtà virtuale avanzata.

Il panel successivo (14:00-15:30) è dedicato al turismo spaziale, alle sue interconnessioni con il trasporto intercontinentale e alle potenzialità dell’astronautica civile. Ne sono coinvolti l’Agenzia Spaziale Italiana, con il Distretto Virtuale Near Space, lo stesso CNS con il progetto Hyplane già oggetto di presentazione al congresso internazionale di astronautica 2013 a Pechino , il CESMA e il Politecnico di Torino con le prospettive del volo ipersonico, e l’Ente Nazionale Aviazione Civile in materia di volo suborbitale.

Hyplane-Artistic-ViewNell’ambito della prima giornata del Congresso Nazionale di Futurologia, il Center for Near Space lancia una competizione tra gli studenti delle scuole medie superiori che si svilupperà durante l’anno scolastico 2015-2016, prevedendo una prima selezione delle idee concettuali ad inizio 2016, l’affiancamento dei team selezionati da parte di esperti di chiara fama, e la premiazione del vincitore prima della fine dell’anno scolastico. Future Low Orbit Resort 2050 mira ad individuare un habitat confortevole di un resort come parte di una infrastruttura spaziale di futura generazione per orbita LEO.

Appendice finale alla disamina delle sfide del Quarto Ambiente la sessione di venerdì 27 novembre (9:30-11:00) dedicata all’esplorazione spaziale con l’intervento di Agenzia Spaziale Italiana, Thales Alenia Space, INAF-Osservatorio di Capodimonte, Spaceland e Associazione Arma Aeronautica.