Dall’inverno all’estate 2016, qualcosa è destinato a cambiare nel mondo delle telecomunicazioni via satellite. Sulla rampa di lancio di Baikonour, in Kazakistan, nella ogiva del razzo vettore Proton pronto al lift-off programmato alle 23:20 ora italiana di venerdì 29 gennaio, c’è il satellite Eutelsat-9B al cui interno c’è la piattaforma EDRS (acronimo di European Data Relay System). EDRS rappresenta il più ambizioso programma di telecomunicazione mai concepito dall’Agenzia Spaziale Europea, in grado di trasmettere ogni giorno fino a 50 terabyte di dati dallo spazio alla Terra. Non a caso è stata soprannominata SpaceDataHighway, autostrada spaziale dei dati, e utilizzerà una tecnologia laser all’avanguardia per fornire servizi di ritrasmissione di enormi quantità di dati quasi in tempo reale. L’obiettivo è migliorare in maniera drastica la rapidità di accesso a dati critici, come quelli raccolti durante i servizi di emergenza in risposta alle catastrofi naturali. Il primo elemento di EDRS, chiamato EDRS-A, comincerà a ritrasmettere informazioni dallo spazio alla Terra a partire dall’estate 2016. Veicolerà i dati dei satelliti Sentinel-1 e Sentinel-2 di Copernicus, il programma di osservazione satellitare della Terra lanciato nel 1998 dalla Commissione Europea e da un pool di agenzie spaziali. Il programma Copernicus punta a migliorare la raccolta e la gestione europea dei dati sullo stato di salute del pianeta, e si basa su sei tipologie diverse di satelliti sentinelle. Quelli con cui comunicherà EDRS-A, Sentinel-1 e Sentinel-2, sono utilizzati rispettivamente per produrre dati radar interferometrici e per l’osservazione multi spettrale. Una volta in funzione, il sistema EDRS lavorerà per aumentare la quantità di dati provenienti dai satelliti in orbita bassa, dalla ISS e dalle navicelle senza equipaggio, arrivando a ritrasmettere fino a 50 terabyte di dati al giorno. In pratica, verrà garantito un flusso quasi continuo, che cosentirà di eliminare il ritardo nella trasmissione dei dati, rendendo gradualmente l’Europa sempre più indipendente nell’osservazione satellitare della Terra.