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Dieci miliardi di euro per le attività ed i programmi spaziali dell’Agenzia Spaziale Europea per gli anni a venire. E’ l’ammontare dello stanziamento deciso dai ministri dei 20 Stati Membri e del Canada che hanno dato vita alla riunione di due giorni del Consiglio ESA a Napoli. I ministri si sono focalizzati sugli investimenti in aree con grandi potenziali di crescita o con un impatto diretto ed immediato sull’economia, come le telecomunicazioni e la meteorologia, approvando il livello di risorse dell’ESA per il periodo 2013-2017, le proposte per il settore dell’Osservazione della Terra e confermato l’impegno per lo sfruttamento della Stazione Spaziale Internazionale (ISS).

I ministri hanno assicurato investimenti per la definizione dettagliata dello studio del nuovo lanciatore Ariane 6 e per la continuazione dello sviluppo di Ariane 5 ME modificato, con lo scopo di sviluppare quanti più elementi comuni possibili tra i due lanciatori. Queste attività sono finanziate per due anni e la decisione di continuare, per entrambi i lanciatori, sarà presa nel 2014. Semaforo verde all’Europa per fornire il modulo di servizio del Veicolo Orion Multifunzione con Equipaggio (MPCV Orion Multipurpose Crew Vehicle) come contributo in cambio delle operazioni dal 2017 al 2020. Una decisione di alto contenuto strategico in quanto rende possibile una cooperazione tra l’ESA e la NASA sul futuro sistema di trasporto spaziale degli equipaggi.

I ministri degli Stati Membri dell’ESA hanno approvato una Dichiarazione Politica (sostenuta anche dai ministri dei 7 Stati Membri dell’Unione Europea presenti alla riunione ma non ancora membri dell’ESA) che definisce il ruolo dell’Agenzia Spaziale Europea, in modo che possa trarre vantaggio sia dalla propria struttura intergovernativa che dalla competenza dell’UE nello spazio, esprimendo la volontà di assicurare coordinazione e coerenza tra il processo iniziato da parte del’’ESA e quello iniziato dall’Unione Europea.

I ministri hanno adottato le seguenti quattro Risoluzioni: la prima, “sul ruolo dell’ESA nel sostenere la competitività e la crescita” momenti salienti politici e programmatici del Consiglio; la seconda relativa al “Livello di risorse per le attività obbligatorie dell’Agenzia per il periodo 2013-2017″ che copre il programma scientifico e le attività di base; la terza stabilisce, il rinnovo del contributo degli Stati Membri dell’ESA per i costi di gestione del Centro Spaziale guianese, lo spazio porto europeo nella Guyana francese; la quarta inerente la”Dichiarazione Politica verso l’Agenzia Spaziale Europea che meglio serve all’Europa”. L’ultima Risoluzione avvia un processo verso un’ulteriore evoluzione dell’ESA. L’obiettivo è di capitalizzare le competenze ed i risultati dell’ESA traendo beneficio dalle politiche UE. Il processo assicurerà il successo comprovato dell’ESA come agenzia spaziale di ricerca e di sviluppo per l’Europa, gli Stati Membri e l’Unione Europea.

Oltre ai rappresentanti dei 20 Stati Membri e del Canada, erano presenti al Consiglio altri osservatori a livello ministeriale: sette dei nove Paesi Membri dell’Unione Europea che non sono ancora Stati Membri dell’ESA (Estonia, Ungheria, Cipro, Lettonia, Lituania, Repubblica Slovacca e Malta); la Commissione Europea, l’Organizzazione Europea per lo Sfruttamento dei Satelliti Meteorologici EUMETSAT (European Organisation for the Exploitation of Meteorological Satellites), la European Science Foundation, l’Agenzia di Difesa Europea EDA (European Defence Agency), l’Agenzia Europea per la Sicurezza Marittima EMSA (European Maritime Safety Agency), l’Agenzia Europea GNSS (GSA) e l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico OECD (Organisation for Economic Co-operation and Development).
Il prossimo Consiglio ESA a livello ministeriale si terrà nella primavera del 2014.