Un grande padiglione dedicato allo Spazio nella quattro giorni dello ILA Berlin Air Show, appuntamento che precede di un mese il salone aerospaziale inglese di Farnborough, che apre tradizionalmente i battenti a luglio. Accanto alle novità dell’aeronautica civile e militare, alle evoluzioni tecnologiche di aeromobili e componenti, con 1017 espositori provenienti da 37 Paesi, c’è stata un angolo importante riservato ai programmi orbitali e di esplorazione cosmica. Le missioni su Marte e questi la padrona di casa dello spazio, L’Agenzia Spaziale Tedesca (DLR), l’Agenzia Spaziale Europea e l’Agenzia Spaziale Italiana, hanno ospitato una serie di eventi volti alla conoscenza del presente e del futuro. In evidenza, il ruolo italiano per la Stazione Spaziale Internazionale, l’esplorazione di Marte e i nuovi lanciatori. A campeggiare nell’area espositiva un modello in scala 1:4 alto 17 metri del nuovo lanciatore Ariane 6. Il successore di Ariane 5 è destinato a entrare in servizio nel 2020 e garantirà costi di esercizio ridotti del 60 per cento, da 170 a 70 milioni euro per ogni singola campagna di lancio. Il lanciatore Ariane 6, che avrà una capacità di trasferimento di di 6,5 tonnellate in orbita geostazionaria, mantiene la sequenza degli stadi, che prevede il primo e il secondo stadio a propulsione solida e il terzo stadio a propulsione criogenica. L’Agenzia Spaziale Europea ha assegnato all’industria aerospaziale italiana Avio il compito di guidare lo sviluppo dei nuovi motori a propellente solido in fibra di carbonio per il nuovo vettore spaziale europeo Ariane 6.
Venerdì 3 giugno all’ILA di Berlino sono convenuti alcuni astronauti che hanno discusso delle missioni di lunga durata in orbita terrestre e del futuro della stazione spaziale internazionale. Tra i partecipanti, l’italiano Luca Parmitano, l’olandese Andrè Kuipers e il francese Jean-François Clervoy, ai quali si sono affiancati gli ex astronauti tedeschi Reinhold Ewald, Ulf Merbold e Thomas Reiter, il quale, dopo americani e russi, vanta il record di permanenza nello spazio con 350 giorni e nel marzo 2011 è stato nominato Direttore dei Voli abitati dell’ESA.