Un testo analitico sul bullismo, fenomeno esploso negli ambienti giovanili anche attraverso i social network, è l’argomento dell’ultima pubblicazione firmata da Luciano Garofano, ex comandante dei RIS di Parma, Generale dei Carabinieri in ausiliaria, docente universitario a Parma, Roma e Lecce, biologo, Presidente dell’Accademia Italiana di Scienze Forensi. Il libro, dal titolo “La prepotenza invisibile” (Infinito editore), è stato scritto in collaborazione con Lorenzo Puglisi, avvocato milanese, fondatore di SOS Stalking (www.sos-stalking.it), primo sportello telematico in Italia a fornire assistenza legale e psicologica alle vittime di atti persecutori, e ideatore della prima app anti-stalking per smartphone. Il bullismo in tutte le sue declinazioni è un fenomeno odioso. Il punto di partenza per combatterlo è la sua piena conoscenza. A casa come a scuola. È però un errore collegarlo alla sfera economica delle persone, perché esistono bulli sia poveri che ricchi. Nell’immaginario collettivo il bullo deve necessariamente essere il figlio di un pregiudicato, di un miserabile o, perché no, di un extra comunitario filo-jihadista. E invece no. Anzi, sempre più di frequente il fenomeno è riferito a figli di famiglie agiate. E ormai al bullismo s’è affiancata un’altra forma di sopruso non meno violenta e pericolosa: il cyberbullismo. Nel libro viene spiegato che cosa sono il bullismo e il cyberbullismo, come nascono e come fare a riconoscere e a combattere un fenomeno sociale dilagante. Arricchisce il tutto la testimonianza diretta di vittime e di loro parenti. Senza dimenticare che se un figlio è un bullo, i genitori hanno le loro grandi responsabilità. Il libro è accompagnato dalla prefazione di Maurizio Costanzo che scrive: “curiamo di più i nostri figli, non con divieti o permessi, ma attraverso un’osservazione del loro modo di diventare adulti, certamente rispettosa della loro libertà, ma non per questo meno attenta”.