Debutto in orbita per la combinazione di lancio formata dal vettore Ariane V e i satelliti della costellazione Galileo, finora tutti lanciati a gruppi di due per sette volte con il razzo Soyuz. Nell’ogiva del vettore europeo, alla sua 88esima missione, sono stati collocati ben quattro satelliti Galileo, per la precisione i numeri 15,16,17 e 18, che vanno ad infoltire la costellazione europea di navigazione per usi civili alternativa al GPS americano. Il lancio è stato programmato alle 14:06 ora italiana del 17 novembre dallo spazioporto di Kourou, in Guyana Francese. La missione, che porterà la flotta di “vigili” europei a quota 18 componenti su un totale di 24 operativi più 6 di riserva, sarà l’occasione per testare le prestazioni del vettore e del dispenser realizzato ad hoc per rilasciare a coppie di due i quattro satelliti nell’orbita MEO – Medium Earth Orbit – ad un’altezza di 23.000 chilometri. Il completamento delle operazioni di aggancio dell’orbita è previsto circa 3 ore e 35 minuti dopo il lift off: successivamente i due gruppi si avvieranno verso le rispettive posizioni, che saranno raggiunte in 9 e 13 giorni. La modalità di lancio richiede la gestione contemporanea dei 4 payload. Dopo la separazione dal vettore, si entrerà nella fase critica, durante la quale ogni satellite dovrà aprire i propri pannelli solari e avviare le comunicazioni con il Centro di Controllo per essere guidato da remoto verso la destinazione finale. A coordinare le operazioni il team di missione formato dai tecnici dell’Agenzia Spaziale Europea e del CNES francese.