Seleziona una pagina

Valentina Tereshkova, prima donna a viaggiare nello spazio, il 16 giugno 1963, compie 80 anni. Giovane operaia dopo essere rimasta orfana di padre, un diploma di perito tecnico conseguito frequentando le scuole serali nel 1960, fu scelta dai responsabili del programma spaziale dell’Unione Sovietica grazie alla sua passione per il paracadutismo. Dopo aver aperto l’era astronautica il 4 ottobre 1957, con il lancio del satellite Sputnik, e spedito il primo uomo fuori dalla Terra, Yuri Gagarin, il 12 aprile 1961, il Cremlino riuscì a mandare una donna in orbita, stabilendo un altro primato. Non fu un volo semplice, quello di Valentina Tereshkova, anzi piuttosto tempestoso, anche se i particolari dei problemi tecnici sorti in orbita sono stati rivelati solo in tempi recenti. La 26enne cosmonauta dovette correggere l’assetto della navicella “Vostok-6”, con cui ha effettuato in tre giorni 48 giri intorno alla Terra. Poi, l’aiuto dei tecnici del centro di controllo, con i quali dialogava usando il soprannome Caika (“gabbiano” in russo), infilò la traiettoria di rientro e, giunta all’altezza prestabilita, venne espulsa dalla Vostok secondo una sequenza automatica atterrando con il paracadute. L’Unione Sovietica celebrò quello storico volo con un francobollo commemorativo. Valentina Tereshkova sposò l’astronauta russo Adrian Nikolaev, dal quale ha poi divorziato, per poi unirsi a Yuri Shaposhnikov. Negli anni successivi ha lavorato alla Città delle Stelle, il Centro di addestramento per cosmonauti nei pressi di Mosca, ed è diventata deputata della Duma. Festa grande a Mosca e messaggi di auguri da ogni parte del mondo spaziale. Lo Science Museum, il museo delle scienze di Londra, situato a South Kensington, ha deciso di dedicare una mostra all’impresa e al ruolo di Valentina Tereshkova.