Virgin Galactic, l’azienda aerospaziale fondata da Richard Branson, ha confermato che entro la fine del 2017 effettuerà il primo volo turistico suborbitale a bordo della navetta SpaceShipTwo. Il veicolo, che trasporterà sei passeggeri al costo di 250mila dollari a testa, raggiungerà 15.000 metri di quota agganciato all’aereo WhiteKnightTwo, per poi sganciarsi e compiere il volo suborbitale a un’altezza di 100 km. In quella fase gli occupanti sperimenteranno l’esperienza dell’assenza di gravità e osserveranno la curvatura della Terra. Il programma della Virgin Galactic ha subito un forte rallentamento a seguito dell’incidente occorso il 31 ottobre 2014 durante la quarta missione di test che ha comportato la distruzione della navetta, il ferimento del pilota Peter Siebold e la morte del copilota Michael Alsbury. Le successive indagini hanno dimostrato che il crash si è verificato per errore umano. Virgin Galactic è tornata in pista nel febbraio 2016 con la presentazione del secondo veicolo, VVS Unity, che ha effettuato positivamente il primo test di planata il 3 dicembre 2016. Tra i piloti assunti da Virgin Galactic figura l’italiano Nicola Pecile, ex pilota dell’Aeronautica Militare sui caccia Tornado e poi collaudatore al Reparto sperimentale di Pratica di Mare.
Al giorno seguente risale la firma del protocollo di intesa tra Virgin Galactic e ALTEC S.p.A. (società partecipata da Agenzia Spaziale italiana e Thales Alenia Space) per effettuare voli suborbitali, addestramento astronauti e piloti, turismo spaziale. L’accordo include anche la realizzazione di un apposito spazioporto sul territorio italiano, che sarà probabilmente realizzato a partire da un aeroporto esistente. La scelta potrebbe ricadere sull’aeroporto cagliaritano di Decimonannu.