Seleziona una pagina

kayserSempre più saldo il filo diretto tra la Kayser Italia e l’Agenzia Spaziale Russa. Una collaborazione che ha segnato storicamente il contributo tecnologico della società spaziale livornese alla presenza italiana nello spazio con carichi scientifici e strumentazioni sperimentali d’avanguardia. Nell’ambito del progetto Ribes, due importanti esperimenti di biologia prodotti interamente dall’azienda livornese e frutto di una collaborazione bilaterale Italia-Russia, sono partiti il 19 aprile dal cosmodromo Baikonur con il vettore Soyuz-2 a bordo del satellite ‘Bion M1’, destinato a restare in orbita per 30 giorni prima di rientrare sulla Terra. Si tratta della 54esima missione spaziale di Kayser Italia, un primato che rende particolarmente fiero e soddisfatto il suo presidente, l’ing. Valfredo Zolesi.

“Torniamo nello spazio con il primo ‘Bion’ del nuovo millennio, dopo che eravamo stati sull’ultimo, il ‘Bion 10’, lanciato nel 1992. La storia ci rivede protagonisti con due esperimenti che al rientro sulla Terra forniranno risultati fondamentali per applicazioni di primaria importanza”. Il primo, il ‘Foam 2’, riguarda lo studio di un polimero a memoria di forma che diventa elastico quando viene portato ad alta temperatura. “Si tratta di un materiale plastico che resta inerte e malleabile a temperatura ambiente – spiega Zolesi – ma se viene riscaldato a 120 gradi diventa una molla. Un materiale del genere potrebbe sostituire molle di acciaio del peso sette volte superiore e quindi essere utilissimo nella tecnologia aerospaziale”. Il secondo, denominato “Diaspace 2″, è un esperimento di dosimetria, che serve a misurare le dosi di radiazioni che vengono assunte nello spazio dagli astronauti. ”Si tratta di un sensore composto da un sottilissimo strato di diamante – spiega Zolesi – che potrà servire sulla Terra per misurare le radiazioni assorbite in una centrale nucleare dagli addetti agli impianti o da quelle del personale che opera in medicina nucleare”.

Nel corso dei 27 anni di attività la società spaziale livornese ha progettato e allestito esperimenti di biologia con palloni e razzi sonda, una dozzina di missioni scientifiche a bordo di satelliti russi, undici strumenti che hanno volato con gli Space Shuttle, oltre a svolgere un’intensa collaborazione per i programmi di ricerca sulla Stazione Spaziale Internazionale, soprattutto nel campo della medicina e fisiologia umana. Apparecchiature realizzate da Kayser Italia hanno volato su satelliti italiani ed europei e sulla capsula cinese Shenzeou-8, lanciata nel novembre 2011.