Napoli ospita dal 9 al 12 settembre 2013 la XXII Conferenza Nazionale dell’Associazione Italiana d’Aeronautica ed Astronautica organizzata dalla sezione locale di AIDAA, dall’Università Federico II, dalla Sezione Ingegneria Aerospaziale del Dipartimento d’Ingegneria Industriale di Napoli, l’AIAN e l’Associazione Aeropolis. La città partenopea è ancora una volta protagonista nel comparto aerospaziale di un evento scientifico di livello internazionale. Aeropolis ha intervistato il Prof. Leonardo Lecce, presidente della sezione AIDAA di Napoli e chairman della Conferenza, una delle figure più note e apprezzate nel mondo accademico italiano.
Professor Lecce, quali sono gli obiettivi dell’AIDAA e i principali temi della Conferenza Nazionale dell’associazione?
“AIDAA , fondata nel 1922, è tra le più antiche associazioni di Ingegneria Aerospaziale del mondo. Oggi associa le più significative personalità del mondo accademico, degli enti di ricerca e dell’industria , afferenti al settore Aerospaziale. Con la XXII conferenza, la città di Napoli ospita, per la terza volta nella storia dell’associazione, l’assemblea generale. Le due precedenti edizioni, che si sono tenute in città negli anni settanta e novanta, si svolsero in Accademia Aeronautica e a Castel dell’Ovo. Quest’anno la manifestazione è organizzata all’interno della Facoltà d’Ingegneria di Piazzale Tecchio, dove nel corso di sessioni plenarie e di sezioni specifiche saranno discussi i lavori presentati da circa 200 tra scienziati e ricercatori”.
Parliamo di ricercatori del mondo accademico?
“Solo una parte degli iscritti alla Conferenza è di provenienza accademica. Le relazioni che saranno presentate nelle quattro sessioni tematiche sono di ricercatori provenienti dalle otto Università italiane che promuovono corsi d’Ingegneria Aerospaziale e sono sedi locali dell’AIDAA, ma anche dalle imprese e da enti del settore come ESA, da grandi aziende come Alenia Aermacchi, AgustaWestland e ThalesAlenia, MBDA e anche da PMI del comparto campano. Pur trattandosi di un congresso italiano, saranno presentati studi e ricerche di personalità di rilievo scientifico provenienti dagli Stati Uniti, Francia, Spagna, Germania, Belgio e anche da paesi lontani come Georgia e Corea. Al comitato organizzatore sono pervenute 170 memorie che saranno discusse nelle 28 sessioni nell’ambito delle seguenti quattro sessioni tematiche: Spazio e Sistemi spaziali, Strutture e Materiali, Tecnologia del Volo e Controllo del traffico aereo. Questi lavori rappresentano i risultati più aggiornati di progetti di studio e ricerca nell’ambito dell’esplorazione spaziale, delle tecnologie dei materiali, dell’aerodinamica, del controllo del volo, della simulazione, produzione e manutenzione delle strutture aerospaziali. Si discuterà anche di temi di recentissima attualità come il turismo spaziale. E’ prevista anche una sessione storica, dove sarà ripercorsa la storia dell’industria aeronautica in Campania nel corso dell’ultimo secolo e sarà rievocata l’impresa della prima trasvolata del Mediterraneo compiuta da Roland Garros il 23 settembre 1913. Molto atteso l’intervento del Prof. Luigi Pascale che è una delle figure storiche e più stimata nel mondo aeronautico italiano. Infine vorrei ricordare tra gli ospiti Eric Dautriat, Direttore Generale di Clean Sky che verrà dal Belgio per dibattere sugli aspetti della partecipazione dell’industria italiana al programma comunitario più importante di ricerca aerospaziale e di fondamentale importanza per il futuro delle imprese aeronautiche europee”.
Lei ha citato Clean Sky, un programma cofinanziato da aziende e comunità europea che dispone di rilevanti risorse finanziarie. Quali ricadute sono attese per le imprese aeronautiche e l’economia della Campania?
“L’avvio del programma Clean Sky 2 raddoppia le cifre disponibili per i programmi di ricerca in corso in molti paesi europei. Da circa 1,8 Miliardi di euro si passa a 3,5. I risultati delle attività di ricerca avranno riflessi importanti su quello che – a mio parere – è il più significativo programma aeronautico per il nostro Paese, e in particolare per la Campania e le regioni del Sud, il nuovo velivolo turboelica regionale. Per la prima volta, in un grande progetto internazionale, è stato dato ampio spazio al tema del velivolo da trasporto regionale, in particolare nella versione turboelica. Una scelta che è confermata con Clean Sky 2 che assegna allo sviluppo delle nuove tecnologie per velivoli regionali il doppio delle risorse precedentemente previste portando i finanziamenti a circa 300 milioni di euro”.
Un tassello fondamentale per l’avvio del programma del nuovo velivolo regionale che consentirà all’industria aeronautica meridionale di ritornare a crescere?
“Assolutamente sì. L’avvio del nuovo programma è fondamentale per il futuro dell’industria aeronautica meridionale che nel suo insieme sarà protagonista dello sviluppo e della produzione del nuovo aereo. Le imprese campane e pugliesi ritorneranno a crescere e ad assumere, questo consentirà alle nuove generazioni di laureati di maturare quell’esperienza che a partire dagli anni 80’ consolidò nelle regioni meridionali quelle competenze che hanno consentito il successo del programma ATR”.
L’Ad di Alenia Aermacchi, Giuseppe Giordo ha confermato anche recentemente che una decisione ci sarà entro l’anno.
“Lo spero vivamente, anche perché cresce l’interesse mondiale per i velivoli turboelica. Sono almeno altri quattro i programmi di nuovi aerei su cui stanno lavorando le aziende aeronautiche di altri paesi. ATR parte in notevole vantaggio e con solide possibilità di successo commerciale rispetto ad altri competitors. Sono condizioni positive e noi tutti lavoriamo perché restino tali”.
Alla Conferenza sono previsti interventi dei rappresentanti dei Distretti aerospaziali di Campania e Puglia. Una scelta di AIDAA per rappresentare il forte intreccio dell’industria aeronautica del Sud?
“La presenza di rappresentanti dei distretti e di Giovanni Bertolone, Presidente del Cluster Nazionale, è evidenza del crescente interesse verso il mondo dei Distretti e alle filiere PMI che in essi trovano un modo di interfacciarsi con le grandi imprese. La partecipazione di PMI a un congresso scientifico come quello di AIDAA è un modo per proporre loro quello stimolo a percorrere le strade dell’innovazione e della competitività. Questo perché riteniamo che il ruolo delle piccole imprese sia ormai fondamentale anche nel comparto industriale aeronautico soprattutto perché queste aziende possono più rapidamente portare innovazione in un sistema produttivo che cresce solo se riesce ad innovare i prodotti, le tecnologie e il sistema produttivo”.









