da Sorrentino | Dic 4, 2016 | Industria, Primo Piano, Programmi

Voli suborbitali con base operativa in Italia. Una prospettiva resa possibile dall’accordo raggiunto tra la società ALTEC S.p.A., società partecipata da ASI e Thales Alenia Space, e la VIRGIN GALACTIC, l’azienda aerospaziale americana appartenente al Gruppo Virgin, del magnate Richard Branson. In base al protocollo di intesa le due aziende valuteranno congiuntamente le opportunità operative da uno spazioporto Italiano per la Virgin Galactic, per eseguire voli sperimentali suborbitali, addestramento astronauti e piloti, scopi didattici e turismo spaziale. La collaborazione proposta si baserebbe sull’utilizzo del sistema di volo spaziale Virgin Galactic, in particolare lo Spazioplano riutilizzabile Space Ship Two ed il suo velivolo vettore, WhiteKnight Two. Il White Knight Two costituisce il primo stadio del sistema e decolla da un aeroporto convenzionale trasportando la SpaceShipTwo fino ad un’altezza di circa 15.000 metri, prima di rilasciare la navicella e consentirne l’accensione del motore a razzo che la porterà alla programmata quota operativa. L’accordo include anche la realizzazione di un apposito spazioporto sul territorio italiano, che sarà probabilmente realizzato a partire da un aeroporto esistente. L’Amministratore Delegato di Virgin Galactic, George Whitesides, si è detto “entusiasta di questo accordo con ALTEC e dell’opportunità di valutare l’uso del Sistema Spaziale Virgin Galactic seguendo i requisiti specifici dell’Europa nel settore della ricerca scientifica e dell’addestramento degli astronauti”.
“Questo accordo pone ALTEC, in cooperazione con Virgin Galactic, nelle condizioni di intraprendere attività innovative di sperimentazione spaziale in campo scientifico, di ricerca ed addestramento da uno spazioporto Italiano” ha aggiunto l’Amministratore Delegato di ALTEC, Vincenzo Giorgio: “Sarà nostro compito muovere i passi necessari per progredire nell’iniziativa a beneficio del Paese e della regione”.
Il Protocollo di Intesa rappresenta il riconoscimento del livello raggiunto dalla tecnologia Virgin Galactic per il volo spaziale suborbitale, e la lunga esperienza e competenza italiana nelle attività in campo spaziale ed aerospaziale. Roberto Battiston, Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), in riferimento all’accordo ha commentato che ”questa innovativa cooperazione rappresenta un riconoscimento della lunga tradizione e dei successi dell’Italia in campo spaziale e pone le basi per un nuovo approccio commerciale per la ricerca in microgravità e per l’addestramento degli astronauti. L’Italia è all’avanguardia nella nuova ‘space economy’ che renderà lo spazio accessibile ad una sempre maggior quantità di persone’’.
(foto: marsscientific.com)
da Sorrentino | Dic 3, 2016 | Politica Spaziale, Primo Piano, Programmi
Il proseguimento del progetto ExoMars, la conferma di Luca Parmitano sulla ISS nel 2019, l’investimento per Space Riders – il veicolo riutilizzabile per orbita bassa evoluzione dell’IXV, sviluppato dal CIRA con Thales Alenia Space Italia, – e il raddoppio degli investimenti italiani nel settore delle telecomunicazioni. Questi i 4 grandi obiettivi raggiunti dall’Agenzia Spaziale Italiana e dal governo italiano al vertice ministeriale di Paesi dell’ESA a Lucerna. «Siamo molto soddisfatti dei risultati di questa ministeriale», ha detto al termine del vertice il Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Roberto Battiston. «Siamo riusciti a includere in modo forte e con guida nazionale gran parte dei grandi programmi europei, che valorizzeranno il comparto nazionale industriale. Programmi che hanno contribuito a formare l’ossatura di questa ministeriale. Ci siamo riusciti quando era più facile, bastava mettere l’accento sul finanziamento, ma soprattutto quando le nostre proposte erano in contrasto con altre. Abbiamo dimostrato la nostra capacità propositiva e siamo comunque riusciti a farle diventare di tutti». Su ExoMars l’Italia, con l’ASI, ha di fatto fronteggiato la titubanza della Germania, portando il nostro Paese a contribuire al 45% del costo complessivo del programma ExoMars, e rafforzando la propria leadership, con possibili ulteriori ritorni industriali per il nostro Paese. Seguono gli inglesi e i francesi. Per i tedeschi, impegnati maggiormente sui possibili ritorni per lo sfruttamento della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), una partecipazione decisamente marginale. Buone notizie anche per lo sviluppo di Space Riders, con Thales Alenia Space Italia in pole position con il supporto del CIRA, a guidare l’evoluzione dell’IXV, l’unico veicolo spaziale europeo capace di rientrare a Terra per essere riutilizzabile. È probabile una partecipazione significativa della Francia, visto l’impegno assunto nella ministeriale. L’Investimento fa parte del quadro più ampio che riguarda l’evoluzione di Vega, vettore destinato al trasporto in orbita dell’IXV, e in un futuro prossimo anche dei satelliti radar, decisamente pesanti e ingombranti, come quelli della costellazione Cosmo SkyMed o Copernicus. Raddoppia, invece, l’investimento italiano nel settore delle telecomunicazioni e della navigazione, settore dove l’Italia ha sempre svolto un ruolo di leadership in Europa. Ciliegina sulla torta, la formalizzazione della richiesta ufficiale che ESA farà alla NASA per l’assegnazione di Luca Parmitano al prossimo volo di lunga durata per la ISS dell’Agenzia Spaziale Europea. Una bella notizia per l’astronauta italiano, già protagonista della missione “Volare”, e una conferma del ruolo italiano per quanto riguarda il volo umano in orbita bassa e l’utilizzo scientifico della Stazione Spaziale Internazionale. «Siamo molto orgogliosi della candidatura di Luca Parmitano», ha detto Stefania Giannini, Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. «Le operazioni di volo spaziale, la scienza e la tecnologia sono un esempio fondamentale per i nostri studenti, e l’Italia è in prima linea nella scoperta di un Universo che non ha limiti di meraviglia».
Tra le decisioni assunte dall’ESA, la proroga della propria partecipazione alla Stazione Spaziale Internazionale fino al 2024, al pari di Stati Uniti, Russia, Giappone e Canada. Bilancio totale per il futuro dello spazio europeo, oltre dieci miliardi di euro, e passaggio di consegne tra la Svizzera e la Spagna, che tra due anni ospiterà il vertice ministeriale ESA.
da Sorrentino | Nov 17, 2016 | Lanci, Primo Piano, Programmi, Servizi Satellitari

Il lanciatore europeo Ariane 5 ha completato con successo la sua sesta missione del 2016 posizionando correttamente in orbita quattro satelliti della costellazione Galileo del peso di circa 700 Kg. ciascuno che si posizioneranno nella loro orbita operativa a circa 23.220 chilometri di altezza. La missione è partita dal Centro Spaziale europeo di Kourou, in Guyana Francese alle 14:06 e ha avuto una durata di circa 4 ore Galileo è il sistema di navigazione e localizzazione satellitare europeo in grado di fornire informazioni di posizionamento con una precisione mai raggiunta prima. Il programma, avviato il 21 ottobre 2011 con il posizionamento dei primi satelliti, avrà a regime 30 satelliti, di cui 27 operativi e 3 di riserva. È la prima volta che viene utilizzato un lanciatore Ariane 5 per mettere in orbita satelliti della costellazione Galileo; i precedenti erano stati messi in orbita con il lanciatore Soyuz. Avio è stata presente con i suoi prodotti in tutte le 233 missioni della famiglia di lanciatori Ariane. Per il più grande dei lanciatori della famiglia, l’Ariane 5, la partecipazione di Avio è di circa il 15% e in particolare fornisce i motori a propulsione solida e una turbopompa per la propulsione liquida. Ciascuno dei motori a solido è caricato con circa 237 tonnellate di propellente e sviluppa la spinta necessaria per l’uscita del lanciatore dall’atmosfera, mentre la turbopompa a ossigeno liquido alimenta il motore criogenico Vulcain.
da Sorrentino | Nov 16, 2016 | Lanci, Primo Piano, Programmi, Servizi Satellitari
Debutto in orbita per la combinazione di lancio formata dal vettore Ariane V e i satelliti della costellazione Galileo, finora tutti lanciati a gruppi di due per sette volte con il razzo Soyuz. Nell’ogiva del vettore europeo, alla sua 88esima missione, sono stati collocati ben quattro satelliti Galileo, per la precisione i numeri 15,16,17 e 18, che vanno ad infoltire la costellazione europea di navigazione per usi civili alternativa al GPS americano. Il lancio è stato programmato alle 14:06 ora italiana del 17 novembre dallo spazioporto di Kourou, in Guyana Francese. La missione, che porterà la flotta di “vigili” europei a quota 18 componenti su un totale di 24 operativi più 6 di riserva, sarà l’occasione per testare le prestazioni del vettore e del dispenser realizzato ad hoc per rilasciare a coppie di due i quattro satelliti nell’orbita MEO – Medium Earth Orbit – ad un’altezza di 23.000 chilometri. Il completamento delle operazioni di aggancio dell’orbita è previsto circa 3 ore e 35 minuti dopo il lift off: successivamente i due gruppi si avvieranno verso le rispettive posizioni, che saranno raggiunte in 9 e 13 giorni. La modalità di lancio richiede la gestione contemporanea dei 4 payload. Dopo la separazione dal vettore, si entrerà nella fase critica, durante la quale ogni satellite dovrà aprire i propri pannelli solari e avviare le comunicazioni con il Centro di Controllo per essere guidato da remoto verso la destinazione finale. A coordinare le operazioni il team di missione formato dai tecnici dell’Agenzia Spaziale Europea e del CNES francese.
da Sorrentino | Nov 8, 2016 | Industria, Primo Piano, Programmi, Servizi Satellitari
Thales Alenia Space ha firmato con l’Agenzia Spaziale Italiana un ulteriore atto aggiuntivo al contratto per il programma COSMO-SkyMed Second Generation (CSG). Il valore globale della tranche addizionale ammonta a circa 77 Milioni di Euro ed è di fondamentale importanza perché servirà al completamento delle attività del Programma. In dettaglio, il valore della quota relativa a Thales Alenia Space Italia è di 66 Milioni di Euro, di 11 Milioni quella invece per le attività di Telespazio. Nel programma CSG, Thales Alenia Space Italia è l’industria responsabile di tutto il Sistema e della realizzazione dei due satelliti che costituiscono la componente spaziale di esso, mentre Telespazio ha la responsabilità della progettazione e sviluppo del segmento di terra e del segmento di logistica integrata e operazioni. Leonardo Finmeccanica partecipa inoltre al programma fornendo sensori di assetto ed equipaggiamenti allo stato dell’arte per la regolazione e la distribuzione della potenza elettrica al satellite. In particolare, questa firma dà avvio alla Fase D2/E1 del Programma, cioè alle attività necessarie per il completamento della costruzione del secondo satellite (FM-2), il lancio di entrambi i satelliti e la verifica e validazione operativa dell’intero Sistema con i due satelliti dispiegati in orbita. La componente spaziale del Sistema è costituta da due satelliti, il cui lancio è previsto entro il 2018 per il primo satellite ed un anno dopo per il secondo. Questi satelliti costituiscono lo stato dell’arte, a livello europeo e mondiale, per le tecnologie adottate e le soluzioni ingegneristiche realizzando, insieme al segmento di terra, le migliori prestazioni dei servizi di osservazione radar dallo spazio, in termini di precisione, caratteristiche e qualità delle immagini, versatilità dei servizi “user-driven”, atte a soddisfare le esigenze applicative “duali” da parte di comunità di Utenti scientifici, commerciali e governativi. Il programma COSMO-SkyMed, fin dal lancio del primo satellite nel 2007, costituisce un eccezionale strumento di osservazione del nostro pianeta, e contribuisce con le sue innovative capacità operative al monitoraggio continuo della superficie terrestre, alle necessità relative alla sicurezza, alla gestione degli eventi naturali, come testimoniato di recente dalle attività per la valutazione dei danni e il supporto agli interventi di soccorso a seguito dei terremoti che hanno colpito l’Italia Centrale. Lo sviluppo della Seconda Generazione di COSMO-SkyMed garantirà un vero e proprio salto generazionale in termini di tecnologia, prestazioni e vita operativa del sistema e di conseguenza sarà rafforzata la leadership italiana a livello mondiale nel settore dell’Osservazione della Terra. Saranno altresì ampliate le partnership internazionali di interesse strategico e prioritario come quelle già in atto con Francia e Polonia.
COSMO-SkyMed, finanziato dall’ASI, dal Ministero della Difesa e da Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Scientifica, è il primo sistema di osservazione satellitare della Terra concepito per scopi duali, cioè civili e militari. I suoi quattro satelliti “scrutano” ogni angolo della Terra dallo spazio, giorno e notte, con qualsiasi condizione meteo grazie ai radar ad alta risoluzione in banda X. Il programma è stato completamente realizzato con la partecipazione e la valorizzazione delle principali aziende nazionali del settore aerospaziale, coadiuvate da un numero significativo di Piccole e Medie Imprese. Thales Alenia Space Italia è la società Capo Commessa, responsabile dell’intero sistema, comprensivo del segmento spaziale e terreno. Telespazio ha realizzato l’intero segmento di terra del sistema ed ospita presso il Fucino il Centro di Controllo della Costellazione
da Sorrentino | Nov 8, 2016 | Astronomia, Primo Piano, Programmi
Prime osservazioni del radiotelescopio australiano Parkes, entra a far parte del progetto “Breakthrough Listen” per la ricerca di vita intelligente oltre la Terra, di durata decennale e di 100 milioni di dollari di investimento, promosso nel 2015 dall’imprenditore di Internet Yuri Milner e sostenuto dallo scienziato Stephen Hawking. Il telescopio Parkes si unisce al Green Bank Telescope (GBT) in West Virginia e l’Automated Planet Finder (APF) sito a Lick Observatory in California, nella loro indagine per determinare se esistano altre civiltà che hanno sviluppato tecnologie simili alle nostre. Il radiotelescopio Parkes fa parte del National Facility Australia Telescope, di proprietà e gestito dall’australian Commonwealth Scientific and Industrial Research Organization (CSIRO). L’adesione del Pakes Radio Telescope al progetto Breakthrough Listen permette l’accesso ad una vasta parte di cielo in precedenza preclusa: il cielo dell’emisfero sud è infatti ricco di possibili obiettivi, come il centro della nostra Via Lattea, vaste aree del piano galattico, e numerose altre galassie nel vicino universo. La parabola del Parkes svolge anche un ruolo iconico, avendo ricevuto le prime trasmissioni dalla superficie di un altro mondo, la Luna quando vi hanno messo piede gli astronauti dell’Apollo 11. «Il radiotelescopio Parkes è una delle orecchie del pianeta Terra – ha detto Yuri Milner – e ora sono in ascolto per ascoltare eventuali segni di altre civiltà».
(fonte: ASI)