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Bando ESA BIC Lazio per start up innovative

Bando ESA BIC Lazio per start up innovative

bic-lazio2La Regione Lazio tramite BIC Lazio, l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) hanno siglato un nuovo accordo per supportare l’avvio di imprese che intendono applicare conoscenze e tecnologie di derivazione spaziale in altri settori di attività, come ad esempio il monitoraggio ambientale, lo sviluppo di nuovi materiali, l’efficienza energetica, i sistemi di trasporto intelligente e di geolocalizzazione.

ESA BIC Lazio, che nasce all’interno del Programma di Trasferimento Tecnologico dell’Agenzia Spaziale Europea, prevede che le imprese ed i ricercatori abbiano non solo un supporto per lo sviluppo dell’idea imprenditoriale da parte di BIC Lazio, ma anche uno di tipo tecnico da parte di ESA ed ASI, unitamente ad un contributo finanziario.  Per accedere al finanziamento ed ai servizi di incubazione e di accompagnamento imprenditoriale occorre partecipare ad un bando. Le risorse stanziate nell’avviso (per un periodo di due anni: dal 2013 al 2014) ammontano complessivamente a 500mila euro, messe interamente a disposizione da ESA e da ASI. Ad ogni progetto selezionato spetterà un massimo di 50mila euro, per i costi legati allo sviluppo del prodotto o del servizio e alla relativa tutela di proprietà intellettuale.

L’iniziativa si rivolge a ricercatori ed aziende provenienti da uno degli “Stati Membri di ESA” (Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Spagna, Svezia, Svizzera, Regno Unito) che intendono avviare nel Lazio la propria attività imprenditoriale. In particolare possono partecipare al bando: aspiranti imprenditori; ricercatori, professori e personale tecnico di organismi di ricerca pubblici, privati e di università; imprese in fase di start up (costituite da non più di 5 anni). I vincitori saranno ospitati per due anni a Roma presso l’Incubatore ITech di BIC Lazio ed usufruiranno di tutoraggio imprenditoriale e tecnico, oltre che di un supporto per accedere ad altri strumenti di finanziamento. Le domande devono essere presentate tramite posta elettronica e con raccomandata A/R agli indirizzi: esabiclazio@biclazio.it e BIC Lazio Spa, Incubatore ITech, Via Giacomo Peroni 442-444, 00131 Roma.

Il bando è pubblicato sui siti web di BIC Lazio, ESA ed ASI.

www.asi.it

www.biclazio.it

www.esa.int/ttp

www.esa.int/bic

Cosmic, brevetto italiano per lo spazio

Cosmic, brevetto italiano per lo spazio

Dal Dicembre 2009 è operativo il progetto italiano COSMIC, finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) con 500 mila euro, volto allo studio di nuovi processi per l’esplorazione umana e robotica dello spazio. Il progetto, coordinato dal Prof. Giacomo Cao docente del Dip. di Ingegneria Meccanica, Chimica e dei Materiali dell’Università di Cagliari e ricercatore del CRS4 (il Centro di ricerca del Parco tecnologico della Sardegna presso la sede di Pula), coinvolge, oltre all’Università di Cagliari e al CRS4, il Dipartimento Energia e Trasporti del CNR e la COREM Srl. Tale progetto si inserisce naturalmente nelle prossime scelte strategiche che l’umanità dovrà compiere tra cui quella connessa con il reperimento di nuovi spazi fuori dalla Terra e con la ricerca di punti di appoggio e soluzioni di sopravvivenza per la futura colonizzazione di queste nuove dimore per l’uomo. Per questo motivo la ricerca si sta muovendo e studiosi italiani hanno già sviluppato nuove tecnologie per affrontare questa nuova sfida.

La domanda di brevetto 10453PTWO, “Fabrication process of physical assets for civil and/or industrial structures on the surface of Moon, Mars and/or asteroids”, i cui inventori designati sono Giacomo CAO, Alessandro CONCAS, Gianluca CORRIAS, Roberta LICHERI, Roberto ORRÙ, Massimo PISU e Claudio ZANOTTI, a suo tempo giudicata completamente inventiva e brevettabile dal preposto ufficio brevettuale con riferimento a tutte le rivendicazioni, è stata nazionalizzata a livello europeo, come pure negli Stati Uniti d’America, Cina, India, Giappone e Russia. Il brevetto riguarda la realizzazione di elementi strutturali utili al sostentamento di missioni spaziali permanenti su Luna, Marte e/o asteroidi mediante l’utilizzo di risorse reperibili in situ. Due delle tecnologie contemplate nel brevetto appena nazionalizzato sono tra quelle prese in considerazione per i futuri scenari di esplorazione robotica ed umana dello spazio da parte della NASA nell’ambito dell’ISECG (International Space Exploration Coordination Group), a cui partecipano 14 Agenzie Spaziali.

Un network italiano di ricerca sulla celle a combustibile

Un network italiano di ricerca sulla celle a combustibile

L’Università di Perugia punta l’attenzione sulle celle a combustibile, tema di un workshop in programma il 22 e 23 novembre con la partecipazione di atenei e centri di ricerca impegnati nello sviluppo e nelle applicazioni della relativa tecnologia. L’iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto H2FC Infrastructures, mirato all’integrazione delle infrastrutture europee per lo sviluppo di tecnologie a idrogeno e celle a combustibile. L’obiettivo è creare un spazio di coordinamento nazionale sul tema “celle a combustibile”, confrontarsi sulle esperienze di ciascun centro di ricerca, costruire i contenuti scientifici per sostenere il settore a livello nazionale promuovendo lo scambio di esperienze messe a punto nei vari laboratori italiani. In particolare si intende massimizzare il coinvolgimento delle nuove leve di ricercatori, tecnologi ed esperti, facendo in modo che possano interagire fra di loro e con i massimi esperti del settore.

Nel corso del workshop verrà lanciato ufficialmente sul web il Network Italiano di Ricerca sulle celle a combustibile ad ossidi solidi (SOFC), promosso e sviluppato dall’ENEA su iniziativa dell’ing. Stephen McPhail, in collaborazione con i maggiori centri italiani attivi nella ricerca del settore. Inoltre, Angelo Moreno dell’ENEA, presidente dell’Associazione Italiana per l’Idrogeno e le celle a combustibile (H2IT), terrà una lectio magistralis su queste tecnologie, sulle molteplici applicazioni e sulle prospettive di sviluppo in termini di sostenibilità e competitività, sia a livello nazionale che europeo.