Seleziona una pagina

CIRA_foto1_web_d0Claudio Rovai è il nuovo Presidente del Centro di Italiano di Ricerche Aerospaziali. La nomina, decisa all’unanimità dall’assemblea dei soci del CIRA, è arrivata due settimana dopo la revoca di Luigi Carrino dalla carica di consigliere di amministrazione e di presidente del Consiglio di amministrazione resa nota dall’Agenzia Spaziale Italiana, che il 24 ottobre ha preso la decisione insieme agli altri soci pubblici, ossia il Consorzio area sviluppo industriale Caserta e il Consiglio nazionale delle ricerche, che con il 68 per cento delle azioni detengono la maggioranza del Cira. Designati anche altri due componenti del Consiglio di Amministrazione: il Prof. Ennio A. Carnevale e il Dottor Paolo Gaeta. Con la nomina di Rovai, Gaeta e Carnevale, il CdA del CIRA, con tre componenti su cinque, è costituito e regolarmente operativo. Restano da nominare altri due membri del CdA. La nomina di Rovai è stata annunciata ai dipendenti del centro di ricerca di Capua dal Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Roberto Battiston, che ha sottolineato come “per l’ASI e per il sistema dello spazio italiano il CIRA rappresenta una realtà di grandissima importanza”. “Abbiamo fatto tutto quello che era necessario – ha continuato Battiston – per garantire il suo funzionamento e il suo rilancio”. Il nuovo presidente, Claudio Rovai ha ringraziato gli azionisti per la fiducia e ha invitato i dipendenti a guardare al futuro con fiducia, impegnandosi per affrontare le nuove sfide che attendono il CIRA”. Claudio Rovai è da anni nel settore spaziale. Attualmente è Presidente di ELV, (European Launch Vehicle), società partecipata al 70% da Avio e al 30% dall’Agenzia Spaziale Italiana e responsabile dello sviluppo e della produzione del nuovo lanciatore europeo Vega. Nel passato Rovai è stato anche presidente del Mars Center di Napoli, il centro ricerche della società Telespazio (Gruppo Leonardo Finmeccanica). La revoca di Carrino era stata motivata dall’ASI con “rilevanti criticità gestionali, tali da mettere a rischio le infrastrutture del Cira e le prospettive future della società”. Per contro lo stesso Carrino ha tenuto una conferenza stampa nella sede dell’Unione Industriali di Napoli per contestare la rimozione e le accuse mosse nei suoi confronti. Di fatto, il CIRA ha voltato pagina.