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parenzanLucio Parenzan, padre della cardiochirurgia pediatrica italiana, si è spento nella mattinata di martedì 28 gennaio all’ospedale papa Giovanni XXIII, nel reparto di terapia intensiva, dove era stato ricoverato nella notte tra il 16 e il 17 gennaio per un principio di soffocamento. Gli è stato fatale un arresto cardiorespiratorio durato 20 minuti, a seguito del quale non si è più ripreso. Avrebbe compiuto 90 anni il 3 giugno 2014. Nato a Gorizia nel 1924, Lucio Parenzan si era laureato in medicina all’Università di Padova nel 1948 e iniziato la carriera specializzandosi nella cura delle patologie cardiache dei bambini, dopo l’esperienza svolta all’Ospedale pediatrico di Pittsburgh, negli Stati Uniti.  Dal 1964 al 1994 ha diretto la Divisione di Chirurgia pediatrica e di Cardiochirurgia di Bergamo Dal 1964 al 1994. A lui si deve la possibilità di intervenire tempestivamente, nei primi tre giorni di vita, sui cosiddetti  «bambini blu», i neonati colpiti dalla tetralogia di Fallot, una grave forma di malformazione cardiaca.

Nella notte tra il 22 e il 23 novembre 1985 l’équipe di Lucio Parenzan eseguì il primo trapianto di cuore a Bergamo, il terzo in Italia dopo quelli di Padova (il 14 novembre) e Pavia (il 18 novembre). Nei trent’anni trascorsi alla guida della Divisione di Cardiochirurgia presso gli Ospedali Riuniti di Bergamo ha effettuato oltre 15 mila interventi, di cui 350 trapianti cardiaci. Dal ’93 al 2010 è stato direttore dell’International Heart School con sede alle Cliniche Humanitas Gavazzeni  di Bergamo, dove dal 1998 al 2008 ha ricoperto la carica di direttore scientifico. Lucio Parenzan è stato anche docente in Chirurgia pediatria, Clinica pediatrica e Cardiochirurgia all’Università di Milano.

Amico del fisico Antonino Zichichi, Parenzan ha diretto il progetto internazionale di prevenzione e cura delle malattie del cuore nei Paesi africani nell’ambito del Centro internazionale di cultura scientifica di Losanna ed è stato capo di un équipe chirurgica al Mater Misericordiae Hospital di Nairobi (Kenya) che esegue interventi gratuiti sui bambini africani.