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La eclissi di luna ha vissuto la sua fase prevista dal calendario astronomico il 31 gennaio 2018, nelle prime ore pomeridiane in Italia. Il fattore temporale ha impedito che il fenomeno fosse visibile dall’Italia, ma la sera precedente osservando il cielo si è potuto osservare la Luna che ha raggiunto la distanza minima di 359mila km dalla Terra, a fronte di una distanza media di 384mila km, dunque con il disco che appare più grande del 7% e decisamente più luminosa. La Luna piena al perigeo, la seconda nello stesso mese, determina l’aspetto della cosiddetta Superluna che, dove è visibile (nella circostanza, in particolare Alaska, Hawaii e nord-ovest del Canada), assume la caratteristica colorazione rossa. In realtà la seconda luna piena del mese viene chiamata popolarmente anche Blue Moon. La dominante arancione, con tante sfumature di rosso, è causata dalla irradiazione verso l’esterno da parte della nostra atmosfera che filtra la maggior parte della luce blu proiettando sulla Luna per l’appunto arancione e rosso. Bisogna risalire a oltre un secolo e mezzo fa per ritrovare l’ultima volta che si era verificata tale combinazione. Per assistere ad analogo fenomeno dall’Italia bisognerà attendere la notte del 31 dicembre 2028, quando il nostro pianeta si troverà tra il Sole e la Luna, che a sua volta sarà al perigeo rispetto al nostro pianeta.