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Mai un corpo cosmico minore aveva ricoperto tanta importanza nell’assumere una intitolazione al di là della classificazione alfanumerica astronomica. Si tratta dell’asteroide noto con la sigla 1999 VD169, scoperto alla fine degli anni Novanta nella Fascia principale degli asteroidi situata tra le orbite di Marte e Giove, che è stato dedicato alla senatrice a vita e testimone dell’olocausto Liliana Segre con la denominazione 75190 Segreliliana. L’Unione Astronomica Internazionale aveva assunto il 17 novembre 2020 la decisione di attribuire l’asteroide alla sopravvissuta alla Shoah italiana e alla deportazione al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, richiamando lo stesso numero che Liliana Segre porta tatuato sul braccio. La denominazione ufficiale è stata dichiarata alla vigilia della Giornata della Memoria del 27 gennaio 2021, nel corso del convegno dal titolo “Convivere cin Auschwitz”, organizzato dall’Università di Trieste in collaborazione con il Memoriale della Conferenza di Wannsee e l’Istituto italiano di cultura di Berlino. «Che il mio nome e il numero a cui ciascuno di noi era ridotto ad Auschwitz, traslato in un corpo celeste, possa valere da memento e monito ‘che questo è stato’ e potrebbe accadere di nuovo senza informazione, conoscenza, coscienza e responsabilità», ha commentato Liliana Segre.

75190 Segreliliana è un asteroide di 1498 metri di diametro e di magnitudine assoluta di 15,8, appartenente alla Fascia principale, situata tra le orbite di Marte e Giove, con un periodo di rivoluzione di 3,74 anni. La sua scoperta, il 14 novembre 1999, si deve a Grant Stokes, responsabile del progetto Linear (The Lincoln Near-Earth Asteroid Research) per il Massachusetts Institute of Technology.

«Alla fine della giornata, il mio mondo di fantasia, al quale mi aggrappavo per ‘fuggire’ dal campo, era diventato una piccola stella che vedevo nel cielo. Sempre la stessa. L’avevo notata una sera di cielo terso, quando i nostri aguzzini ci davano pochi minuti di tregua, Da quella sera, ogni giorno quando arrivava buio la cercavo, le parlavo. Ero felice di ritrovarla, significava che un altro giorno era passato». Così ricorda la stessa Liliana Segre nella sua autobiografia “Fino a quando la mia stella brillerà”.

L’attribuzione è stata comunicata alla senatrice Segre da Ewine van Dishoeck, presidente dell’Unione Astronomica Internazionale, in una lettera firmata da tutti i membri del comitato esecutivo della Iau, che termina con queste parole: «Un asteroide è un corpo celeste che riflette la luce della nostra stella, il Sole: ed è quindi un riconoscimento molto appropriato a Lei che riflette la luce di tutti gli innocenti spenti dalla follia umana».

(Nell’immagine: orbita dell’asteroide 75190 Segreliliana il 26 gennaio 2021. Crediti: Klet Observatory/WG-SBN IAU)