Seleziona una pagina

L’Agenzia Spaziale Europea ha affidato a Thales Alenia Space, insieme ad ELV (partecipata al 70% da Avio e per il 30% dall’Agenzia Spaziale Italiana) il contratto per la progettazione e lo sviluppo preliminare del sistema di trasporto automatizzato e riutilizzabile Space Rider, sviluppato per essere dispiegato a bassa orbita terrestre (LEO) dal nuovo lanciatore leggero Vega C. L’obiettivo di Space Rider, erede del dimostratore di rientro IXV, è quello di fornire un sistema di trasporto spaziale integrato a costi contenuti, indipendente, riutilizzabile, end-to-end per missioni senza equipaggio e per un accesso e ritorno di routine dall’orbita terrestre bassa. Verrà impiegato per trasportare una varietà di payload a diverse altezze e inclinazioni a bassa orbita terrestre. Con una configurazione a unità di spinta, Space Rider è progettato come piattaforma orbitale a volo libero, in grado di rimanere in orbita per due mesi, per poi rientrare in modo sicuro nell’atmosfera e atterrare. Può essere recuperato unitamente al suo payload, rinnovato e riutilizzato fino a sei missioni. Unisce le caratteristiche di un sistema spaziale progettato per esperimenti scientifici a bassa orbita terrestre con quelle necessarie per la guida al di fuori dell’atmosfera e con atterraggio automatizzato, che includono esperimenti in microgravità, validazioni in orbita, test di tecnologia scientifica e di esplorazione, ecc., oltre a recupero di payload a terra per esami e ulteriori prove. Space Rider segue l’Intermediate eXperimental Vehicle (IXV) di ESA che l’11 febbraio 2015 ha effettuato un volo suborbitale impeccabile con rientro in atmosfera e ammaraggio.

Thales Alenia Space, alla guida di un consorzio di imprese, università e centri di ricerca europei, è responsabile per lo sviluppo del modulo di rientro (RM), derivato da IXV. ELV è responsabile per lo sviluppo del modulo di servizio, derivante dal modulo superiore di Vega C, AVUM (Attitude and Vernier Upper Module). In questo nuovo programma, i partner stanno capitalizzando l’esperienza proveniente da IXV, fortemente sostenuto dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI). Space Rider imbarcherà, inoltre, equipaggiamenti realizzati da Leonardo provenienti dall’esperienza di IXV. “Space Rider rappresenta per l’Europa un passo avanti considerevole nell’ambito dei veicoli di rientro,” – ha dichiarato Donato Amoroso, CEO di Thales Alenia Space Italia – Sarà riutilizzabile, e spianerà la strada ad applicazioni ancora più sfidanti, che includono stadi riutilizzabili, voli “point-to-point”, aerei spaziali e anche turismo spaziale. Il contratto siglato quest’oggi conferma il ruolo guida di Thales Alenia Space nell’ambito del rientro atmosferico, unendo le capacità di piattaforme satellitari orbitali alle possibilità del riutilizzo”.

“Lo sviluppo di Space Rider rappresenta una grande opportunità per l’ESA e per Strategia Europea Spaziale – – sottolinea il presidente dell’ASI, Roberto Battiston – Space Rider deriva da due grandi successi dell’ESA basati sul contributo determinante dell’industria italiana, il lanciatore Vega con il motore Avum e la navetta IXV che ha compiuto con successo nel 2015 il primo lancio orbitale con reingresso atmosferico e ammaraggio. Space Rider potrà operare nello spazio per vari mesi, realizzando esperimenti con strumentazione che potrà poi tornare a terra, aprendo anche la strada alla costruzione di materiali in condizioni di microgravità, l’inizio dell’industria 5.0 europea   nello spazio, con potenziali importanti ritorni economici. Contemporaneamente è stato firmato  – prosegue Battiston –  ha l’importantissimo contratto su Vega-E, dove E sta per Evolution, che riguarda lo  sviluppo evolutivo  del lanciatore Vega C, basato sullo sviluppo di un nuovo motore a ossigeno-metano liquido  per lo stadio superiore del Vega, che sarà disponibile  nella prima  metà degli anni venti aumentando sostanzialmente la flessibilità del Vega C rendendolo idealmente adatto alla messa in orbita contemporanea di diversi satelliti di taglia diversa su varie orbite.  Sono particolarmente contento della firma di questo contratto che vede impegnata gran parte della straordinaria filiera industriale italiana e rappresenta il punto di arrivo di una strategia messa in campo nel corso dei Consigli Ministeriali ESA del 2014 e del 2016”.