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lancio-satelliti-galileoLanciati con successo, nella notte tra il 10 e l’11 settembre, dallo spazioporto europeo di Kourou in Guyana Francese i satelliti numero 9 e 10 della costellazione Galileo. Denominati “Alba” e “Oriana”, dai nomi dei bambini che hanno preso parte ad un concorso indetto nel 2011 dalla Commissione Europea, i due satelliti hanno viaggiato a bordo di un razzo vettore Soyuz, il 12esimo lanciato dal consorzio Arianespace, che li ha trasferiti alla quota orbitale di 23.500 chilometri.

I satelliti sono stati caricati di idrazina in quantità sufficiente per lo svolgimento di operazioni nello spazio in un arco di 12 mesi, come ad esempio la messa a punto del loro percorso orbitale dopo il lancio e il controllo dell’assetto durante la loro vita operativa. Ogni satellite della costellazione Galileo deve mantenere la sua antenna di navigazione costantemente orientata verso la Terra, impiegando degli specifici sensori all’infrarosso. A differenza dei lanci precedenti, per velocizzare le procedure di preparazione, il rifornimento di carburante dei due satelliti è avvenuto per la prima volta nella stessa struttura (l’edifico 3SB della base ESA di Kourou) dove è avvenuto il loro aggancio al vettore Soyuz.

Il programma Galileo proseguirà con il lancio entro la fine del 2015 di due ulteriori satelliti, che stanno ultimando la fase di test presso il Centro ESTEC dell’ESA a Noordwijk. Dal 2016 i lanci avverranno con ilo vettore Ariane 5 che potrà portare in orbita ogni volta quattro satelliti. L’attivazione dei primi servizi del sistema Galileo dovrebbe avvenire nel corso del 2016, mentre il completamento della costellazione, composta da 30 satelliti, è previsto nel 2020.