L’Agenzia Spaziale Europea affronta il 2022 con una dotazione a budget di 7,2 miliardi di euro e tre precisi obiettivi: contribuire al processo di decarbonizzazione entro il 2050, convogliare le informazioni utili al pianeta in un network integrato, preparare la Ministeriale degli Stati Membri dell’ESA che si terrà a Parigi nel mese di novembre e in cui sarà portata avanti la decisione di estendere la partecipazione dell’ESA alla Stazione spaziale internazionale fino al 2030.Ne ha parlato Josef Aschbacher, il direttore generale dell’Agenzia Spaziale Europea, nel corso della tradizionale conferenza stampa di inizio anno. Il 2022 vedrà la seconda missione di Samantha Cristoforetti sulla stazione spaziale internazionale, che dovrebbe prendere il via in aprile, mese in cui è previsto il lancio della missione lunare Artemis I con impiego per la prima volta della navetta Orion con il modulo di servizio europeo ESM. In tema di esplorazione spaziale, il lancio della missione ExoMars 2022 diretta sul Pianeta Rosso con il rover Rosalind Franklin, in programma nel mese di settembre dal cosmodromo di Bajkonur. L’ESA è in prima linea nella ricerca astronomica con la partecipazione al James Webb Space telescope e con il satellite Gaia. Aschbacher ha confermato che entro l’autunno 2022, saranno nominati i nuovi astronauti selezionati tra 1.362 candidati che hanno superato la prima fase e 29 parastronauti. Prossimi al debutto il nuovo Ariane 6 e il lanciatore Vega C costruito da Avio. Sul fronte delle costellazioni satellitari, sarà posizionata in orbita la seconda generazione di Galileo ed è sempre forte l’impegno dell’ESA per l’ambiente e la lotta ai cambiamenti climatici con il programma di monitoraggio terrestre Copernicus nell’ambito di Agenda 2025.
Nella foto: Josef Aschbacher, direttore generale dell’Agenzia Spaziale Europea, durante la conferenza stampa