Fornire servizi alle aziende impegnate nella progettazione e realizzazione di dispositivi e apparati per applicazioni aerospaziali, consentendo attività di qualifica integrata in un unico sito: questo l’obiettivo del nuovo laboratorio di qualifica spaziale (LQS), finanziato interamente dalla Regione Campania, che il Centro Italiano Ricerche Aerospaziali (CIRA) ha inaugurato venerdì 2 marzo, alla presenza dell’assessore regionale Guido Trombetti, del Presidente del Consiglio Regionale della Campania Paolo Romano. L’ing. Enrico Saggese, presidente del CIRA, sottolinea come il nuovo laboratorio rappresenti un supporto fondamentale allo sforzo che si sta compiendo per il trasferimento tecnologico delle ricerche nel settore spaziale verso le piccole e medie industrie. L’impegno della Regione Campania testimonia la condivisione degli obiettivi e una collaborazione orientata alla crescita del tessuto produttivo e sistemistico rappresentato dalle 150 imprese operanti nel settore spaziale, 30 delle quali specializzate negli apparati.
«La creazione del Laboratorio di Qualifica Spaziale – afferma il Direttore Generale del CIRA, ing. Leopoldo Verde – si inserisce all’interno di un processo di rinnovamento industriale e gestionale che ha come obiettivo quello di consolidare il CIRA come centro di eccellenza in ambito aerospaziale, rispondendo alle precise esigenze delle Aziende che operano in questo settore, garantendo loro strumenti e tecnologie all’avanguardia che permettano di presidiare un mercato estremamente competitivo come questo». Il laboratorio LQS, continua il DG Verde, «comprende vari impianti di test, tra i quali: centrifuga, camere per test di shock termico e meccanico, camera di simulazione di condizioni ambientali estreme. Questi apparati consentiranno di eseguire prove di accelerazione, di vuoto termico, di Environmental Stress Screening, di shock termico e prove combinate di vibrazione, umidità, temperatura e altitudine». Tutte queste prove sono necessarie per essere sicuri che, una volta in orbita, le componenti dei satelliti resistano correttamente alle estreme condizioni dello spazio e il laboratorio consentirà di eseguire le prove secondo i più stringenti standard fissati dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Il nuovo laboratorio è particolarmente adatto a prove per nano e pico-satelliti, quelli che pesano cioè fino a 20 chili, una tipologia che si va sempre più diffondendo tra le università per i bassi costi di lancio e sulla quale punta anche la Difesa, grazie alla possibilità di dispiegare con un solo lancio una costellazione di satelliti per operazioni di controllo e peace-keeping. Il progetto complessivo per la realizzazione del Laboratorio si è articolato in quattro fasi: analisi dei requisiti delle PMI campane/analisi di Mercato; studio di fattibilità; realizzazione del laboratorio (progettazione preliminare, esecutiva, opere civili e impianti generali); servizi di supporto nell’avviamento o nel potenziamento dell’idea imprenditoriale, che si apre con l’inaugurazione di LQS. Intanto il CIRA festeggia un importante riconoscimento. Il progetto relativo allo “Studio di Fattibilità di un sistema di Guida Navigazione Controllo Nazionale per VEGA”, promosso dall’Agenzia Spaziale Italiana ed affidato al capofila MBDA Italia insieme con il CIRA, Avio S.p.A, l’Università “Sapienza” e la Scuola di Ingegneria Aerospaziale di Roma, verrà premiato il prossimo 8 Marzo come progetto più innovativo tra quelli condotti nel 2011 da MBDA Italia. Nel corso della cerimonia formale di premiazione, si sceglierà tra i progetti premiati quello che concorrerà a livello internazionale con le altre filiali di MBDA per l’attribuzione di progetto più innovativo in assoluto. L’obiettivo del progetto, brillantemente raggiunto, è stato quello di valutare lo stato dell’arte degli algoritmi di Guida, Navigazione e Controllo (GNC) di lanciatori spaziali, individuando le aree critiche di miglioramento e proponendo un piano di sviluppo delle competenze e delle tecnologie necessarie per la sua implementazione al fine di consolidare un know how nazionale in tale settore, strategico per l’Italia. Nell’ambito delle attività svolte, grazie all’esperienza maturata negli anni passati ed in particolare relativamente allo sviluppo degli algoritmi di controllo di assetto per i futuri lanci del VEGA, il CIRA ha potuto fornire un importante contributo per la definizione di un sistema altamente innovativo di Guida e Controllo









