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Agli inizi del 2018 saremo in grado di migliorare ulteriormente la conoscenza della meteorologia e dell’atmosfera della Terra, osservando i profili di velocità dei venti a livello globale. Lo strumento che lo permetterà si chiama Aladin ed è in fase di integrazione negli stabilimenti di Airbus Defence and Space sul satellite europeo ADM-Aeolus, in rampa di lancio alla fine del 2017 dallo spazioporto europeo di Kourou, in Guyana Francese. Aladin, Atmospheric LAser Doppler INstrument, incorpora due potenti laser, un grande telescopio e ricevitori molto sensibili. Il laser invierà impulsi brevi di luce intensa nell’atmosfera che verrà poi dispersa da molecole di gas, particelle di polvere e gocce d’acqua. Il telescopio del satellite raccoglierà questa luce riflessa e la invierà al ricevitore di bordo. Attraverso l’analisi del segnale, sarà quindi possibile calcolare la velocità e la direzione dell’aria in movimento ad altezze diverse nell’atmosfera e ottenere informazioni su altri elementi come le nubi e gli aerosol. I dati ottenuti verranno distribuiti ai centri meteorologici quasi in tempo reale alla stazione di terra SvalSat situata nelle Isole Svalbard, in Norvegia. Il flusso continuo di informazioni, permetterà lo sviluppo di complessi modelli climatici utilizzabili nel breve periodo per rendere più affidabili le previsioni meteorologiche e per fornire preziose informazioni per la ricerca climatica negli anni a venire. ADM-Aeolus, primo satellite in grado di effettuare osservazioni dei profili di velocità dei venti a livello globale, è il quinto satellite del Living Planet Programme dell’Agenzia Spaziale Europea ed è stato concepito come una missione apripista per i futuri satelliti meteorologici dedicati alla misura dei venti.