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SalviniIl Prof. Giorgio Salvini si è spento serenamente a 94 anni, stanco ma sempre lucidissimo. Nato a Milano il 24 aprile 1920, per la sua attività di ricercatore, svolta nel campo dei raggi cosmici e delle particelle elementari, è considerato uno dei più prestigiosi fisici internazionali. Ha diretto la progettazione e la costruzione dell’elettrosincrotrone di Frascati da un miliardo di elettronvolt, strumento con cui l’Italia si è dotata di un potente mezzo di ricerca tra i più originali esistenti. Stimatissimo professore di Fisica Sperimentale all’Università di Roma, ha ricevuto il Premio del Ministro della Pubblica Istruzione per la Fisica. E’ stato Ministro dell’Università e della Ricerca, ha presieduto l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, è stato Presidente Onorario dell’Accademia Nazionale dei Lincei.

 

Ricordiamo di seguito alcuni passi dell’ultima conferenza tenuta all’Accademia dei Lincei, il 5 luglio 2013, che può essere considerata il suo testamento di grande esponente della cultura italiana. La conferenza è stata aperta con l’annuncio di voler  “contribuire a chiarire la natura del nostro stato sul nostro  Pianeta Terra ,  valutando quanto abbiamo capito,  quanto ancora non sappiamo ,  quanto inarrestabile è   la nostra curiosità  di conoscere,  quanto  siamo legati l’uno all’altro dall’altruismo e dalla pietà”.

Sono piovuto su  questo Mondo  senza una mia scelta del posto e del tempo”…”sono un piccolo uomo , che può soffrire, perché la sua personale  avventura svanirà con la sua morte : ma  con il conforto  d’avere contribuito allo sviluppo del grande fiume  della conquista umana  che almeno da secoli cammina”…”non so ancora definire  con sicurezza dove sto. Non  è viltà ,  ma effettiva mancanza di orientamento. Sento di poter dire:  debbo pensare ancora   per alcune migliaia di anni;  tornate tra diecimila anni , e imparerete come  la penso . Voi mi direte:  ‘ma tra  pochi anni  tu non ci sarai più !’ Questo è il punto .  Non credo che  resterà qualcosa  di me” …..”mi sento , con la mia mortalità ,  un membro  della gran carovana umana  che va”. “Una  banale   considerazione aritmetica  ci fa concludere che, almeno in Europa , siamo tutti parenti , se spingiamo i  nostri incroci  di padre in figlio oltre la ventesima o trentesima generazione.  E’ un punto  trascurabile, ma che ci deve sempre  accompagnare”.

“Non  vedo ancora  in me , che pur devo considerarmi  uno dei passeggeri più fortunati dell’Universo , il diritto o il  dovere di possedere un’anima immortale.  Credo che    svanirò come tutti , ma fatemi lasciare un atto di  fiducia,  nel quale voglio credere”.

Proprio sulla fiducia, illimitata nel Genere Umano, Giorgio Salvini, porta le conclusioni della sua conferenza e spiega che la sua fiducia poggia  su tre pilastri:

“Il primo è  la coscienza di esistere : sono un essere  espresso dai miei antenati  ( senza dei quali non saprei e non  sarei  nulla ) , e  disposto a trasmettere ai miei successori ogni mia esperienza.  Se mi sento immerso nella  gran ruota della sorte umana che va e che andrà , perdo il tormento della mia mortalità , e sento anzi  una mia immortalità o quasi.

Il secondo  e’  la  mia curiosità di sapere , e di scoprire le nostre leggi.  Questo si chiama la voglia di capire e  l’attività per  progredire nella  ricerca scientifica.  La mia voglia di capire il mondo  che  ancora non conosciamo  è notevole, e molta strada da percorrere  con gioia  attende i miei  successori.

Il terzo pilastro è quello che posso chiamare della pietà .

Intendo la pietà nel senso latino, virgiliano:  la pietà di  Enea, di Anchise, di Priamo,e  di San Francesco . La parola pietà  associata all’amore verso  i figli in tutti gli animali (si pensi alla  leonessa per i suoi leoncini, alle  api che difendono  l’alveare ) , e per noi  homines sapientes estesa a   tutti i nostri  simili,   quando chiedono aiuto . Pietà,   sinonimo ampio, che include fedeltà, sincerità, altruismo.   Sono orgoglioso per aver detto con altri  ‘L’altruismo è un buon affare.  Questi tre pilastri  possono  scavalcare la nostra mortalità come individui , illuminano la  continuità della nostra traccia nel futuro , ci offrono ai nostri   successori  come operatori futuri per ciò che impareranno.

Ognuno si senta come un navigante che saluta dalla prua della  sua nave  la nave dei suoi figli e dei suoi nipoti che si allontana ,   lieto per averla costruita e per vederla andare  su nuovi mari.

Ciò che ho fatto in vita , buono o cattivo o insignificante che sia ,  resta dunque  come   un atto concreto ai miei parenti  successori, ed è destinato a influenzare, pur in forma infinitesima , il loro comportamento , anche se molti di essi  sono inconsapevoli di questa eredità. Questo vale per tutti gli  esseri  umani, pescatori ,operai, ingegneri ,  filosofi.

Ma c’è di più, miei cari lettori e successori . E’ un privilegio che tocca ognuno di noi , presenti  nell’anno 2013 della nostra epoca. Siamo in un momento  estremamente interessante , al bordo della storia dell’homo sapiens. Stiamo  per sapere , per merito  degli scienziati  e dei tecnici  e dei  filosofi  e degli studenti che oggi cercano con noi , se c’è vita in altri pianeti , e se addirittura in altri luoghi del cosmo c’è una vita intelligente come quella  sulla  Terra , o anche  superiore alla nostra .

Insomma, lasciatemi dire ad ognuno : qualcosa della tua  vita   resta e cammina , e forse per sempre ,  anche se non sai come e quando . I nostri successori ce lo diranno”.