Continuano i problemi legati ai lanciatori spaziali russi. Dopo la perdita della navetta cargo Progress, che avrebbe dovuto raggiungere la stazione spaziale internazionale e, in attesa di risalire alle cause e adottare i correttivi, ha costretto l’agenzia spaziale russa Roscosmos a rimandare di circa un mese il ricambio dell’ equipaggio di Spedizione 42 di cui fa parte Samantha Cristoforetti, nella serata di venerdì 14 maggio si è assistito al fallimento del razzo vettore Proton-M con a bordo il satellite messicano MexSat-1. In questo caso il problema è concentrato nel terzo stadio, la cui separazione sarebbe dovuta avvenire otto minuti dopo il lancio, avvenuto dal cosmodromo di Baikonur, in Kazakistan. Invece i motori si sono spenti dopo 8 minuti e 19 secondi e il razzo, dopo aver raggiunto i 160 km di quota, non è mai entrato in orbita, ma dovrebbe essere precipitato in Siberia.
MexSat-1 era un satellite per telecomunicazioni del peso di 5.400 chili costruito dalla Boeing per il governo del Messico. Mexsat 1 era destinato a funzionare fino a 15 anni in orbita geostazionaria a 113 gradi di longitudine ovest. Per il razzo vettore Proton-M si tratta del terzo fallimento negli ultimi tre anni. Nell’agosto 2012 andarono persi due satelliti e nel luglio 2013 tre satelliti per il controllo della navigazione. Come allora, anche in questa occasione l’agenzia spaziale russa Roscosmos ha annunciato l’istituzione di una commissione d’inchiesta e la momentanea sospensione dei lanci in programma con il razzo Proton, in attesa di appurare le cause della mancata separazione del terzo stadio.









