I 50 anni dell’Agenzia Spaziale Europea sono stati festeggiati nella sede Esrin di Frascati, alla presenza del ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Stefania Giannini, del presidente dell’Agenzia spaziale italiana, Roberto Battiston, del direttore generale dell’ESA Jean-Jacques Dordain, e dell’astronauta Luca Parmitano anche nelle vesti di ambasciatore del semestre italiano di presidenza europea, ai quali si è aggiunta virtualmente Samantha Cristoforetti con un breve messaggio filmato registrato poco prima della sua partenza dal cosmodromo di Baikonour verso la stazione spaziale internazionale in cui sta conducendo la missione Futura. La celebrazione del mezzo secolo di attività cade all’indomani di due importanti successi: l’approdo del lander Philae rilasciato dalla sonda europea Rosetta sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko e il lancio della prima astronauta italiana, chiamata a svolgere una missione di lunga durata a bordo della ISS. Il messaggio raggiante di Samantha Cristoforetti induce il ministro Giannini a elogiare l’importante traguardo per la ricerca italiana e per le donne in genere e Jean-Jacques Dordain a ricordare che la missione Futura è solo l’ultimo esempio dell’attenzione che l’Esa e l’Italia dimostrano reciprocamente. Tanti successi scanditi scanditi all’insegna della cooperazione nelle attività a spaziali europee, in cui l’Italia ha avuto e continuerà ad avere un grande ruolo – ha assicurato il direttore generale dell’Agenzia spaziale europea. Che le capacità tecnologie del vecchio continente siano all’avanguardia lo dimostra il recupero all’attività dei satelliti Galileo, lanciati in un’orbita diversa da quella nominale, che a giorni inizieranno i test di validazione.
Il presidente dell’ASI, Roberto Battiston, ha sottolineato come lo spazio sia il volano dell’economia futura, partendo da un dato eloquente. In Italia lavorano nello spazio più di 6000 addetti, per un valore di riferimento di 3,6 miliardi di euro costantemente in crescita. Gli ha fatto eco il ministro Stefania Giannini, ricordando che lo spazio fa da traino in chiave di innovazione a tutti gli altri settori produttivi e della ricerca, e rappresenterà una grande opportunità e una grande sfida oltre ad essere già un asset primario per il progresso della società. In tal senso occorre impegnarsi ad investire nel settore spaziale senza mai far mancare le risorse necessarie, secondo una visione di lungo periodo.
L’ESRIN di Frascati, nato nel 1966 come centro dell’Agenzia Spaziale Europea specializzato nell’Osservazione della Terra, è la casa dell’Agenzia Spaziale Europea in Italia – ha detto Dordain – e l’Italia, oltre che membro fondatore, è tra i primi tre paesi contributori dell’ESA. Ma soprattutto – ha aggiunto – l’Italia è fortemente presente in tutte le sue attività, nessuna esclusa: dai lanciatori al volo umano, dalle telecomunicazioni alle missioni scientifiche. Una grande presenza di cui ESA ha bisogno”.
I concetti di “cooperazione, innovazione, professionalità e evoluzione” sono stati più volte ribaditi dal direttore generale dell’ESA, come le linee guida dell’attività dell’Agenzia. “Lo Spazio – ha concluso Dordain – è il nostro futuro. Non possiamo comprendere il futuro senza comprendere lo Spazio”. Quella in cui nasceva l’ESA “era un epoca in cui gli uomini erano capaci di sognare e pensare il futuro” ha poi detto il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana. “In questi 50 anni – ha aggiunto Battiston, che ha anche ricordato i recenti successi di tre donne italiane: Fabiola Giannotti, Simonetta Di Pippo e Samantha Cristoforetti – è stato fatto più che in tutta la Storia dell’umanità. Abbiamo raggiunto risultati straordinari, in termini di scoperte e di avanzamento scientifico e tecnologico. E ci si è riusciti perché ci siamo saputi organizzare per cooperare insieme”. Nello spirito dello slogan scelto da ESA per la cerimonia -“Serving European cooperation and innovation” – Luca Parmitano ha voluto sottolineare lo spirito di servizio con cui interpreta il proprio ruolo. “Il nostro servizio – ha detto – è un incredibile privilegio, con cui possiamo contribuire a fare del mondo un posto migliore. E’ l’ispirazione che guida i sogni e niente ispira l’uomo meglio del lavorare, con amore, accanto ad altri uomini”.
In linea con gli altri interventi, il ministro Stefania Giannini ha sottolineato il valore della cooperazione: “Le imprese di questi straordinari 50 anni – ha detto – non sarebbero state possibili per le singole agenzie nazionali. E’ stato proprio il coordinamento internazionale a farle diventare realtà”. Il ministro ha poi spostato l’attenzione sulla ministeriale ESA, in calendario agli inizi dicembre, sottolineando come la politica – e i politici – proprio in questa fase di crisi e di minori risorse abbia una grande responsabilità, perché deve decidere quale direzione prendere e mantenere una visione di lungo periodo. “Non abbiamo molti soldi da spendere ma bisogna scegliere” ha detto il ministro, sottolineando che “il governo italiano ha deciso di investire nello Spazio perché pensa che questo settore sia fondamentale”. E la prima occasione per dimostrare questo impegno – ha concluso il ministro – “sarà la riunione ministeriale del 2 dicembre, in cui ciascun Paese membro sarà chiamato a dichiarare l’entità del suo impegno economico per il settore aerospaziale.
In chiusura dell’evento, il ministro Giannini, Roberto Battiston e Jean-Jacques Dordain hanno firmato il certificato commemorativo dei primi 50 anni di cooperazione europea nello Spazio.









