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satelliti_o3bUna costellazione di dodici satelliti in grado di offrire una connettività ad alta velocità e basso costo. Si chiama O3b il rivoluzionario programma che ha preso il via la sera del 25 giugno 2013 con il lancio del primo gruppo di quattro satelliti avvenuto con il vettore  Soyuz commercializzato da Arianespace dalla base spaziale di Kourou nella Guyana Francese. Si realizza, a distanza di vent’anni, il sogno di Bill Gates che con le tecnologie di inizio anni ’90 aveva pensato di lanciare ben 840 satelliti a totale copertura del pianeta. Oggi, grazie all’elevata capacità trasmissiva raggiunta dai sistemi di bordo e dalle antenne, il numero delle piattaforme satellitari necessarie a coprire le fasce terrestri in cui risiedono le popolazioni è notevolmente ridotto. D’altronde lo stesso acronimo O3b è indicativo dell’obiettivo che la società di Greg Wyler si è dato: Other 3 Billion, ovvero raggiungere i tre miliardi di abitanti che non hanno ancora accesso a Internet.

La costellazione O3b utilizza la banda Ka (18-40 GHz) per fornire il servizio di trasmissione Internet via satellite ad alta velocità e a basso costo. Tra i clienti figurano la compagnia marittima Royal Caribbean Cruise Lines, l’azienda telefonica delle Isole Cook e la società malese Maju Nusa. La rete di dodici satelliti sarà completata, in base ai programmi di lancio, nei primi mesi del 2014. Il secondo gruppo di quattro satelliti sarà portato in orbita entro il 2013. Tutti i satelliti, ciascuno dei quali pesa 700 kg, sono costruiti nelle loro componenti e integrati negli stabilimenti di Roma di Thales Alenia Space. Posizionati a una quota di 8mila km, coprono una superficie compresa tra le latitudini 45 gradi Nord e 45 gradi Sud e ciascuna antenna copre un diametro di 600 km. Grazie alla presenza di nove gateway, le infrastrutture di telecomunicazioni locali in fibra ottica possono connettersi alla rete O3b. La scelta di collocarsi a una quota più vicina al pianeta garantisce un tempo di trasmissione inferiore: il ritardo per uno scambio di dati è di 130 millisecondi contro i circa 600 millisecondi nel caso di un satellite in orbita geostazionaria.