Simonetta Di Pippo é stata nominato Direttore di UNOOSA (United Nations Office for Outer Space Affairs) al termine di un processo di selezione altamente competitivo. Ne ha dato notizia il Direttore Generale di UNOV (United Nations Office at Vienna), Yury Fedotov. Il Rappresentante Permanente presso le Nazioni Unite a Vienna, Ambasciatore Filippo Formica, ha osservato come si tratti di un risultato di grande prestigio per il nostro paese, che svolge un ruolo di primo piano tra i più importanti “space-faring country” al mondo. La nomina della Dott.ssa Di Pippo testimonia, una volta di più, che le eccellenze italiane sono fortemente competitive sul piano internazionale.
L’UNOOSA, con sede a Vienna, è responsabile per i programmi dell’ONU di promozione della cooperazione internazionale nel settore spaziale ed opera principalmente attraverso il COPUOS, il comitato dell’Assemblea Generale per gli usi pacifici dello spazio extra-atmosferico. La Dott.ssa Di Pippo, astrofisico di fama internazionale, vanta una lunga e brillante carriera, contraddistinta da numerosi incarichi di elevata responsabilità presso le agenzie spaziali italiana (ASI) ed europea (ESA). Già responsabile dell’Osservatorio per la Politica Spaziale dell’ASI a Bruxelles e Presidente co-fondatrice dell’associazione Women in Aerospace Europe (WIA-E), aveva in precedenza mantenuto per tre anni, dal 2008 al 2011, l’incarico di Direttore del Volo Umano in ESA, svolgendo anche le funzioni di Consigliere Speciale del Direttore Generale dell’agenzia continentale.
La Dott.ssa Di Pippo è il primo italiano – e il primo europeo occidentale – a guidare UNOOSA.
La nomina segue di pochi giorni lo svolgimento della 51ma Sessione del Sottocomitato Tecnico-Scientifico del COPUOS (Vienna, 10-21 febbraio 2014), nel cui ambito l’Italia, terzo Paese nella storia a lanciare in orbita un satellite artificiale, ha partecipato da protagonista al Sottocomitato Tecnico-Scientifico del COPUOS, il Comitato delle Nazioni Unite sull’uso pacifico dello spazio extra-atmosferico, che ha sede nella capitale austriaca. Grazie anche al contributo dei numerosi esperti nazionali intervenuti nel corso dei lavori, sono state valorizzate iniziative e attività scientifiche, tecnologiche e di formazione promosse nel 2013, a cominciare dal buon esito della missione “Volare”, alla quale ha preso parte l’astronauta Luca Parmitano, a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), cui farà seguito nei prossimi mesi la missione “Futura” con Samantha Cristoforetti, la prima astronauta italiana in orbita. I progressi compiuti dall’Italia nel settore spaziale sono stati riassunti dal Rappresentante Permanente presso le Organizzazioni internazionali a Vienna e Capo Delegazione al COPUOS, Ambasciatore Filippo Formica. Oltre alle attività della Stazione Spaziale Internazionale, essi abbracciano molteplici campi di ricerca e di applicazione tecnica. Basti pensare alla tecnologia satellitare, con il continuo sviluppo della costellazione COSMO-SkyMed ed al lancio dei satelliti per le telecomunicazioni ALPHASAT e ATHENA FIDUS, sviluppati dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) nel quadro di importanti partnership europee. Ed ancora l’avvio della fase di esplorazione del satellite GAIA, finalizzata all’elaborazione di una mappa in tre dimensioni della nostra galassia. Non sono mancati riferimenti alle ultime scoperte della sonda CASSINI su Titano ed all’impegno italiano nel fronteggiare la minaccia dei NEO (“Near-Earth objects”), sia attraverso l’attività di ricerca, identificazione e monitoraggio dei corpi celesti in avvicinamento verso il nostro pianeta, sia attraverso la partecipazione dell’ASI ai gruppi di cooperazione internazionale costituiti nel 2013, l’International Asteroid Warning Network (IAWN) e lo Space Mission Planning Advisory Group (SMPAG). L’Italia si conferma, dunque, tra i pionieri nel settore spaziale, con numerose nicchie di eccellenza in termini sia di ricerca sia di produzioni ad alto contenuto tecnologico e valore aggiunto. Del resto, il ritorno economico (il c.d. fattore moltiplicativo) e di spill-over tecnici, già molto elevato in questo ambito, è destinato ad aumentare ulteriormente nei prossimi decenni, a vantaggio degli space faring countries e di nuove opportunità per PMI e “start-up” ad alto tasso di innovazione. Nella piena consapevolezza dell’importanza delle attività spaziali per uno sviluppo socio-economico che coniughi progresso tecnologico, sostenibilità e crescita, l’Italia continuerà a collaborare con il COPUOS e l’UNOOSA, l’Ufficio delle Nazioni Unite che ne coordina l’attività, affinché assumano un ruolo ancor più propositivo nell’elaborazione dell’Agenda post-2015 e nella promozione di una cornice giuridica internazionale coerente che garantisca un impiego pacifico ed equilibrato dello spazio extra-atmosferico. In quest’ottica, l’edizione appena terminata del Sottocomitato ha segnato un passo avanti in tema di Sostenibilità a Lungo Termine delle Attività Spaziali, ospitando una delle riunioni finali del Gruppo di Lavoro impegnato nella compilazione di un compendio di Linee Guida per l’uso sostenibile della “risorsa spazio”, a partire dal tema dei c.d. space debris, con l’obiettivo di sviluppare ulteriormente la cooperazione internazionale in un settore cruciale per il futuro delle attività orbitali, promovendo anzitutto l’adozione di meccanismi su base volontaria per evitare le collisioni con i detriti spaziali o mitigarne gli effetti.









