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spaceshiptwoVirgin Galactic ha completato con successo il primo volo di prova del suo veicolo spaziale SpaceShipTwo (SS2).  Il test di volo è stato condotto in collaborazione con Scaled Composites, l’azienda del progettista Burt Rutan, e Mojave Air and Space Port in California. Il decollo della navetta, destinata a trasportare turisti spaziali, è avvenuto per mezzo del WhiteKnightTwo (WK2), il veicolo della Virgin Galactic con cui ha raggiunto dopo circa 45 minuti la quota di 14mila metri prima di staccarsi e accendere per 16 secondi il motore a razzo che ha permesso raggiungere la velocità supersonica di 1.2 Mach a 16.700 metri di altitudine. Lo SpaceShipTwo, pilotato da Mark Stucky e Mike Alsbury, è stato fatto planare sulla pista del Mojave Air and Space Port concludendo con successo il primo test di qualifica. Nel corso dei prossimi voli il motore a razzo resterà acceso progressivamente più a lungo fino ad effettuare la missione completa che ne prevede l’accensione per una durata di 70 secondi e il raggiungimento di Mach 4, velocità che permette di portare il veicolo a 100 km di altezza. A questa che rappresenta la soglia dello spazio è già arrivata nel 2004 la navicella SpaceShipOne, progenitrice di quella che accompagnerà i turisti nel volo suborbitale. La prima missione commerciale, in un primo tempo annunciata per il 2008, si effettuerà a fine 2013, con a bordo il fondatore di Virgin Galactic, Sir Richard Branson, con famiglia. Nel 2014, secondo i programmi, il via ai voli con clienti a bordo. Le prenotazioni, al costo di 200 mila dollari (153 mila euro) sono oltre 500 e corrispondono a persone ovviamente facoltose oltre che in buono stato di salute. Lo SpaceShipTwo ospita due piloti e sei passeggeri. Il servizio commerciale sarà svolto dallo Spaceport America, nel New Mexico.

“E’ una giornata storica – ha dichiarato Richard Branson, che ha assistito da terra allo svolgimento e al successo del test di volo – Per la prima volta, siamo stati in grado di dimostrare il perfetto funzionamento del sistema e riteniamo di portare il motore a pieno regime in modo da effettuare il primo volo suborbitale entro la fine dell’anno”.