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razzo-vegaTutto pronto per la seconda missione di Vega, il lanciatore dell’Agenzia Spaziale Europea frutto della tecnologia italiana, la cui partenza dallo spazioporto di Kourou, nella Guyana Francese, è fissata nella notte tra il 3 e il 4 maggio 2013. Si tratta del primo dei cinque lanci di test che fanno parte del programma VERTA (VEga Research and Technology Accompaniment) e hanno valore propedeutico rispetto all’inizio delle missioni commerciali. Il primo volo con payload era stato previsto inizialmente il 19 aprile, ma si è preferito rimandare per consentire una serie di verifiche di funzionamento di alcuni sistemi che regolano il controllo dei flussi di propellente. In particolare si è provveduto alla sostituzione di un regolatore di pressione. Quindici mesi dopo il successo del lancio dimostrativo, avvenuto il 13 febbraio 2012, Vega porterà in orbita tre carichi commerciali: il satellite Proba-V dell’Esa, il satellite vietnamita Vnredsat e il mini-satellite dell’Estonia ESTCube-1. Due i payload principali: Proba-V, satellite dell’ESA che trasporta la versione ridotta dello strumento Vegetation dedicato al monitoraggio della crescita mondiale della vegetazione e destinato a integrare la missione pluriennale dei satelliti francesi Spot, e VNREDSAT (Vietnam Natural Resources Environment and Disaster Monitoring Satellite) satellite ottico, in grado di riprendere immagini con risoluzione di 2,5 metri, dedicato al monitoraggio delle risorse naturali e dei disastri costruita da Astrium per conto del governo vietnamita. Il terzo carico è il minisatellite ESTCube-1 progettato in Estonia, un cubo di 10 cm di lato pesante un chilo e mezzo di peso), costruito con il concorso di Tartu University, Estonian Aviation Academy, Tallinn University of Technology e University of Life Sciences, con l’obiettivo di testare la propulsione a mezzo di vela solare. Vega i suoi due carichi principali su due orbite con orientamenti diversi e a quote differenti: il satellite vietnamita in orbita sincrona a 660 km di altezza, quello dell’ESA a 800 km. Il software di volo di VEGA è stato sviluppato interamente in Italia da ELV (società che gestisce i lanci, partecipata al 70% da Avio e 30% da ASI) e aziende aerospaziali italiane. L’Italia contribuisce al programma Vega con una quota del 65%, seguita da Francia con il 12 e Spagna con il 7 per cento. AVIO, che costruisce i due grandi booster a combustibile solido e i principali componenti del propulsore a combustibile liquido “Vulcain” del razzo Ariane 5, ha un ruolo fondamentale nello sviluppo di Vega. Alto 30 metri e con un diametro alla base di 3 metri, il lanciatore europeo di piccoli satelliti pesa 137 tonnellate sulla rampa, può trasportare fino a 2.000 kg di carico utile e parte alla piattaforma 1 di Kourou, che tenne a battesimo il primo Ariane nel dicembre 1979. Il primo stadio di Vega, denominato p-80, è un autentico gioiello tecnologico, costituito dal più grande cilindro in composito a base di fibra di carbonio per uso spaziale. I primi tre motori spingono il razzo fino all’orbita, dove il quarto stadio Zefiro 9, in grado di essere spento e riacceso fino a cinque volte, provvede al corretto assetto per consentire la precisa collocazione dei satelliti alla quota prevista.