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WoernerIl tedesco Johann Dietrich Wörner ha assunto la carica di Direttore Generale dell’Agenzia Spaziale Europea, per un periodo di quattro anni a partire dal primo luglio 2015. Succede a Jean-Jacques Dordain, che ha ricoperto il ruolo per 12 anni. Wörner, nato nel 1954, dal primo marzo 2007 era presidente del Consiglio esecutivo della DLR (il Centro Aerospaziale tedesco) e ha alle spalle una brillante carriera accademica che lo ha portato a collezionare una lunga serie di premi scientifici e incarichi prestigiosi. Dal 1995 era anche presidente della Technische Universität di Darmstadt.

Il passaggio di consegne virtuale tra Dordain e Woerner è avvenuto di fatto all’ultima edizione del Salone Aerospaziale di Parigi Le Bourget, nello stand dell’Agenzia Spaziale Europea dove facevano bella mostra i modelli del lander Philae, primo oggetto artificiale sbarcato su una cometa, e dell’Intermediate Experimental Vehicle.

Intervistato da Euronews, Jean-Jacques Dordain, direttore generale uscente dell’ESA, ha indicato quale tappa più importante del suo incarico il completamento della gamma dei lanciatori europei dall’Ariane alla Soyuz fino a Vega, e tra gli eventi più straordinari l’atterraggio della sonda europea Huygens su Titano, la radiazione cosmica di fondo svelata da Planck fino alla missione Rosetta.

ESA DG press conference

ESA DG press conference

Dordain ha lanciato una riflessione sulla cooperazione internazionale, importante fattore delle attività spaziali. “Non dobbiamo esportare i nostri problemi dal pianeta Terra allo spazio. Al contrario, dovremmo importare sul pianeta Terra la cooperazione trovata nello spazio” – è stato il suo invito, richiamando la collaborazione con i russi sia nel campo dei vettori che della missione Exomars. “L’eredità più importante della Stazione spaziale internazionale sono i partenariati – ha aggiunto – L’hardware finirà un giorno o l’altro, ma i partenariati rimarranno”. Infine, il suo messaggio rivolto al futuro: “Non conosco il calendario, ma sono sicuro che gli esseri umani andranno su Marte”.

Johann-Dietrich Wörner, nuovo direttore generale ESA, impattò proprio con la missione Rosetta al suo arrivo all’Agenzia spaziale tedesca. Alla vigilia del suo insediamento Philae si è riattivato e sta raccogliendo dati sull’ambiente cometario. Toccherà a Wörner salutare nel 2016 la prossima missione europea su Marte e attendere che nel 2018 sbarchi un rover. Quanto alla stazione spaziale internazionale, è già tempo di pensare a sviluppare le infrastrutture che ne prenderanno il posto nel prossimo decennio. Wörner sarebbe propenso ad andare sul lato nascosto della Luna, e installarvi una stazione permanente e costruire un grosso telescopio. Ma intanto deve calarsi nel suo ruolo, svolgere un’azione sempre più marcata di mediatore tra i diversi Paesi con capacità di accesso allo spazio e affrontare una fase di cambiamenti; tra questi la prospettiva di privatizzazione di Arianespace.