L’Agenzia Spaziale Europea ha ufficialmente confermato il prolungamento della missione Rosetta, estesa fino alla fine di settembre 2016. La notizia, molto attesa dalla comunità scientifica, è arrivata il 23 giugno, pochi giorni dopo il risveglio del lander Philae, sbarcato sulla superfice della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko il 12 novembre 2014. Rosetta è stata lanciata nel 2004 e ha raggiunto la cometa nel mese di agosto 2014, dove ha studiato il nucleo ed il suo ambiente. Poi il rilascio del lander, Philae, che ha raggiunto la superficie della cometa. La missione si sarebbe conclusa nominalmente a dicembre 2015, ma lo Science Programme Commitee (SPC) dell’ESA ha formalmente approvato il prolungamento di ulteriori nove mesi – fino a quando, cioè, gli strumenti della sonda non potranno più essere sufficientemente alimentati dall’energia del Sole.
Matt Taylor, Rosetta Project Scientist dell’Agenzia Spaziale Europea ha commentato l’annuncio in modo fantastico. “Saremo in grado di monitorare il calo dell’attività della cometa come si allontana dal Sole di nuovo, e avremo l’opportunità di volare più vicino alla cometa continuando a raccogliere una quantità di dati incredibili”. “E’ una grande notizia per la scienza e anche per l’Italia, che ha dato e continua a dare a questa missione un contributo importantissimo – ha fatto eco il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Roberto Battiston. “Questo prolungamento – ha aggiunto Battiston – estende ulteriormente le potenzialità di una impresa che resta storica nell’esplorazione del nostro sistema solare”. “L’eccellenza ed gli eccezionali risultati della missione di Rosetta e di Philae hanno reso facile e veloce l’approvazione della sua estensione per altri nove mesi oltre la data prevista – ha sottolineato Enrico Flamini, Chief Scientist ASI – In questo modo potremo osservare anche la fase di allontamento dal Sole dopo il perielio. Un’occasione unica e difficilmente ripetibile di studiare da vicino l’evoluzione di una cometa dalla sua fase dormiente, quando si trova lontanissima dal Sole, a quando si attiva fino a riaddormentarsi per ritornare nelle fredde regioni esterne del Sistema Solare”.
La cometa 67P Churyumov-Gerasimenko raggiungerà la massima vicinanza al Sole il 13 agosto 2015: da quel momento sarà nuovamente possibile far progressivamente riavvicinare la sonda al nucleo della cometa, permettendo così inedite misurazioni da comparare con quelle effettuate prima dell’estate – e anche, eventualmente, la precisa individuazione del lander. Fino a ritrovarsi nella stessa condizione in cui era nel giugno del 2011, quando la distanza dal Sole era tale per cui gli strumenti di bordo vennero posti in ibernazione per 31 mesi. Rosetta e la cometa saranno di nuovo vicino al Sole nel mese di ottobre 2016, ma a quella data non sarà più possibile rimettere in letargo la sonda. Secondo Patrick Martin, mission manager di Rosetta, il modo più logico per terminare la missione sarà lasciare che la sonda cada sulla superficie della cometa.









