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Zinnia“First ever flower grown in space!” ha twittato l’astronauta della Nasa Scott Kelly allegando l’immagine del primo fiore sbocciato a bordo della Stazione spaziale internazionale. La zinnia arancione, fiorita sabato 16 gennaio 2016, è stata ritratta sullo sfondo del blu dominante della Terra. Si può affermare che l’esperimento Viggie, legato alle colture spaziali, abbia avuto pieno successo, considerato che nel mese di agosto 2015 era spuntata la prima lattuga.

La Zinnia, appartenente alla famiglia Asteracee e molto simili alla margherita, è originaria del Centro America e notoriamente difficile da coltivare, ancora di più in condizioni di assenza di gravità. E’ particolarmente sensibile alla luce, risente della eccessiva umidità, le sue foglie tendono a piegarsi e per sbocciare richiede da due a tre mesi. Le Zinnie sono state piantate da Kjell Lindgren della NASA il 16 novembre 2015 in una piccola serra realizzata a bordo della ISS, dove a fare le veci del Sole ci sono i led rosso e blu. Gioia Massa, responsabile del programma di ricerca sulle colture della NASA avviato nel maggio 2014, ha ammesso che le piante non sono cresciute perfettamente, ma ciò ha consentito di imparare molto sul comportamento di piante e fluidi in microgarvità. «Indipendentemente dal risultato finale della fioritura avremo guadagnato molto» – ha sottolineato la ricercatrice.

«L’impianto del raccolto di Zinnia è molto diverso da quello della lattuga – ha detto Trent Smith, project manager del programma Veggie – È più sensibile ai parametri ambientali e alle caratteristiche della luce. La Zinnia cresce in 60-80 giorni, quindi, è una pianta più difficile da coltivare». Nonostante ciò, i ricercatori sono arrivati alla fioritura e questo promette bene per il futuro: si pensa infatti già alla coltivazione di pomodori, i cui semi dovrebbero arrivare nella serra orbitale nel 2017. I risultati possono dirsi promettenti, nonostante non siamo ancora ai successi riportati da Mark Watney, il protagonista del romanzo “The Martian” interpretato sul grande schermo dall’attore Matt Damon, che riesce a coltivare e produrre patate su Marte.