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Storico traguardo per Mars Reconnaissance Orbiter (MRO), la sonda NASA lanciata nel 2005 che alle 13.30 ora italiana di lunedì 27 marzo ha iniziato la sua 50esima orbita intorno al Pianeta Rosso. In quel momento esatto il radar SHARad, di progettazione e costruzione italiana, ha ripreso una suggestiva sequenza di dune giunta ad arricchire l’archivio di immagini di Marte, intorno al quale MRO ha iniziato a girare nel marzo 2006. A bordo è presente SHARAD (SHAllow RADar), unico contributo italiano alla missione, è un radar in grado di penetrare nel sottosuolo che ha rivelato la struttura interna delle calotte polari marziane.

Mars Reconnaissance Orbiter, che orbita a una quota compresa tra il 250 e i 316 km e ha superato il termine della vita operativa inizialmente previsto, è stata sviluppata per studiare la storia dell’acqua sul Pianeta Rosso e caratterizzarne il clima. Grazie ai suoi sei strumenti, ancora pienamente attivi, la sonda è stata in grado di delineare, con un dettaglio senza precedenti, il ritratto di Marte che in epoca primordiale era caratterizzato da ambienti umidi. MRO ha evidenziato la possibilità della presenza stagionale di acqua in superficie, identificato strutture geologiche sotterranee, analizzato gli strati dell’atmosfera e le variazioni climatiche. In particolare, i dati raccolti da MRO hanno consentito di individuare tre distinti periodi su Marte. Le osservazioni condotte sulle superfici più antiche mostrano che sono esistiti diversi tipi di ambienti in cui era presente l’acqua, alcuni di essi con condizioni più favorevoli ad accogliere la vita. Inoltre, MRO ha realizzato la mappatura delle zone del Pianeta Rosso dove sono sbarcati i rover della NASA e valutare quelle potenzialmente idonee ai futuri sbarchi di veicoli automatici.