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Argos Neo, miniatura spaziale

Argos Neo, miniatura spaziale

Thales Alenia Space fornirà uno strumento Argos Neo per il dimostratore nanosatellitare Angels (Argos Neo on a Generic Economical and Light Satellite). Il satellite per questa missione dell’agenzia spaziale francese CNES è in fase di costruzione da parte di Nexeya. Argos Neo è uno strumento di raccolta dati in miniatura sviluppato da Thales Alenia Space come primo contraente insieme a Syrlinks, società produttrice di strumentazione per comunicazioni radio e geolocalizzazione, come sottocontraente principale. Lo scopo di Argos Neo è di dimostrare la capacità operativa di uno strumento in miniatura complesso che offra alte prestazioni su una piattaforma nanosatellitare. Gli strumenti Argos hanno stabilito lo standard globale per aiutarci a comprendere i cambiamenti climatici, migliorare le previsioni del tempo e degli oceani, proteggere la vegetazione e il mondo animale, monitorare le risorse idriche, gestire e proteggere gli ecosistemi marini e rintracciare i navigatori nel corso di regate a lungo raggio.

“Questa soluzione, grazie al supporto di un consorzio interamente impegnato nella tecnologia avanzata e relativi prodotti, funge da ponte tra passato e futuro del sistema Argos, oltre a riflettere l’eccellenza francese nella raccolta dati via satellite. – Ha dichiarato Philippe Blatt VP della Navigazione di Thales Alenia Space di Thales Alenia Space – Thales Alenia Space è orgogliosa di essere protagonista in questo ambizioso programma.”

L’emergere di nuovi requisiti per sistemi satellitari e l’esperienza nelle soluzioni operative incentrate sui nanosatelliti porterà a un cambiamento nel panorama della raccolta dei dati satellitari negli anni a venire. Grazie all’ambizione e al supporto dell’agenzia spaziale francese, il sistema Argos e i suoi strumenti di terza o quarta generazione sono sempre stati all’avanguardia dal punto di vista tecnologico. Al momento rappresenta il sistema civile con a bordo il più potente software al mondo, in grado di processare anche i segnali più deboli e di fornire accuratezza di posizionamento senza pari, essendo al contempo l’unico sistema compatibile con segnalatori ad efficienza energetica molto piccoli. Nel corso degli anni queste capacità hanno reso Argos pioniere nei sistemi di raccolta dati per lo spazio e, più in generale, pioniere nei sistemi macchina a macchina che non richiedono l’intervento umano.

Facendo leva sul suo ruolo di fornitore di processori per Argos 3 e di strumenti per Argos 4, e su questo recente contratto per lo sviluppo di Argos Neo, Thales Alenia Space è stata selezionata anche dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) per condurre uno studio progettuale per il segmento spaziale del VDES Marittimo (VHF Data Exchange System), dopo aver contribuito a un numerosi studi e dimostratori per AIS (Sistemi di Identificazione Automatica) via satellite. Inoltre, Thales Alenia Space partecipa a vari progetti nel campo delle telecomunicazioni, in modo particolare con capacità 5G e IOT (Internet Of Things), compreso il primo dimostratore Argos-Neo, che è precursore e allo stesso tempo rappresenta il futuro.

 

Componenti 3D nello Spazio

Componenti 3D nello Spazio

Componenti 3D nello Spazio. Accade da due anni che Thales Alenia Space spedisca in orbita componenti metalliche realizzate con produzione additiva (stampa 3D). Ben 79 da aprile 2015, quando sul satellite TurkmenAlemMonacoSat è stato montato il supporto per antenna in alluminio a stampa 3D, a cui si aggiungono 350 supporti dei tubi polimerici per i sistemi di propulsione chimica. Numeri raggiunti con il recente lancio dei satelliti Telkom 3S, SGDC e KOREASAT-7, oltre ai satelliti della costellazione Iridium Next. Da aprile 2015 tutti i satelliti per telecomunicazioni realizzati da Thales Alenia Space sono dotati di supporti per antenna a stampa 3-D leggeri e adatti per riflettori.A metà Gennaio 2017, in seguito al lancio di successo dei primi satelliti Iridium NEXT, Thales Alenia Space ha anche inviato in orbita satelliti con supporti dei tubi del sistema di propulsione, la prima applicazione di produzione termoplastica additiva per il lancio.

“Thales Alenia Space continuerà in questa direzione producendo componenti sempre più grandi utilizzando questo processo che rappresenta un reale passo in avanti dal punto di vista della fabbricazione – ha dichiarato Florence Montredon, Manager per lo Sviluppo della Tecnologia di Produzione Additiva di Thales Alenia Space – “I nostri sforzi di sviluppo si stanno concentrando sulle diverse funzioni di un singolo componente, quali le funzioni meccaniche, termiche e di radiofrequenza. La sfida consiste tanto nella progettazione quanto nella produzione tecnica di per sé.”

La produzione additiva apporta vantaggi concreti ai prodotti per lo spazio. Consente, ad esempio di progettare e produrre strutture mono-componente, contrariamente ad un approccio convenzionale che implica l’assemblaggio di diversi componenti per creare una struttura. Il risultato è una riduzione significativa in termini di peso, oltre a un risparmio sui costi. Il supporto per tubi mostra perfettamente la capacità di sostituire diversi componenti con una struttura mono-componente, grazie alla produzione additiva, introducendo al contempo nuove funzioni. La produzione additiva implica anche una maggior libertà di progettazione e l’assenza di attrezzatura, che la rende la tecnologia perfetta per componenti complessi – con curve, buchi o parti cave – che sono prodotti in volumi ridotti o una tantum. Su un totale di 79 componenti, 47 hanno design diversi e sono impiegati sui satelliti sopramenzionati, dove compiono 13 diverse funzioni (alcune di questi componenti sono varianti di progettazione per una specifica funzione). I supporti per tubo sono costruiti con un polimero e sono tutti identici, 35 di questi sono impiegati su ognuno dei dieci satelliti lanciati ad oggi.

Thales Alenia Space si concentra di solito sui materiali metallici per questo processo, inclusi alluminio e titanio. La tecnica impiegata più comune è la fusione laser (LBM) su un letto di polvere metallica. Uno dei diversi laser fonde progressivamente la polvere, strato a strato, in un’atmosfera controllata. Questa tecnologia richiede un livello di esperienza di altissimo livello al fine di avere il controllo delle diverse limitazioni della progettazione e delle impostazioni complesse della “stampante”. Produrre un componente può richiedere diverse ore o anche giorni di stampa continua.

Lancio duale per Ariane 5

Lancio duale per Ariane 5

Ariane 5 ha messo in orbita con successo i satelliti per telecomunicazioni SGDC e KOREASAT-7, realizzati da Thales Alenia Space, rispettivamente per il Brasile e per la Corea del Sud. Il lancio è avvenuto dallo spazioporto europeo Kourou, in Guyana Francese, alle 23:51 ora italiana di giovedì 4 maggio. Si è trattato della missione n. 236 del lanciatore europeo Ariane 5, supportato dai motori a propulsione solida e dalla turbopompa a ossigeno liquido sviluppati e costruiti da Avio. SGDC (Geostationary Defence and Strategic Communications Satellite) è un satellite duale (a uso civile-militare) per il cliente Visiona, joint venture tra l’azienda aeronautica Embraer e l’operatore di telecomunicazioni Telebras. Il satellite soddisferà le esigenze di telecomunicazioni satellitari sicure della difesa brasiliana e aiuterà anche a ridurre il divario digitale in Brasile. Questo programma riflette la stretta collaborazione tra Thales Alenia Space e il Brasile, includendo la formazione di 30 ingegneri brasiliani sulle tecniche dell’industria aerospaziale e l’integrazione sul satellite di un pannello realizzato dalla società brasiliana CENIC. KOREASAT-7 lanciato per il cliente sudcoreano KT Sat, fornirà l’accesso a Internet, a servizi multimediali, di trasmissione e di comunicazione fissa in Corea del Sud, nelle Filippine, in Indonesia e in India. Il satellite KOREASAT-5A è attualmente in fase di integrazione da parte di Thales Alenia Space e, successivamente, entrerà a far parte della flotta KT Sat. “Questo doppio lancio riflette l’eccellente lavoro di squadra tra Thales Alenia Space e i nostri clienti Visiona e KT SAT” – ha dichiarato Bertrand Maureau, Vice Presidente per le Telecomunicazioni di Thales Alenia Space – “Esso dimostra peraltro la nostra abilità nel  realizzare campagne di lancio congiunte per clienti diversi, oltre alla pluralità dei nostri servizi, l’ampia gamma dei nostri satelliti per le telecomunicazioni e il nostro profilo di business globale”. Nell’ambito del Programma SGDC, in Italia sono sati realizzati numerosi equipaggiamenti di bordo e del sottosistema di Telemetria, Comando e Ranging operante in modalità “sicura”. Tale sottosistema è stato progettato per garantire l’operatività del satellite SGDC anche in presenza di elevati livelli di interferenze sia naturali che intenzionali (jamming) ed è costituito  da una coppia di stazioni GMBB (Ground Military Base Band) installate presso i due Centri di Controllo Satellite Brasiliane e da due unità SST (Spread Spectrum Trasponder) operanti in banda Ka, installate a bordo del satellite. Telespazio per la missione SGDC ha supportato Thales Alenia Space nell’installazione, configurazione e messa in servizio delle antenne da 13 metri per le attività di TT&C nonché per gli equipaggiamenti dei centri di controllo a Brasilia e Rio de Janeiro. Il Centro Spaziale del Fucino ha gestito in coordinamento con lo stabilimento di Thales Alenia Space a Cannes, le attività di messa in orbita di entrambi i satelliti.

Thales con l’India sulla Luna

Thales con l’India sulla Luna

Thales Alenia Space è stata selezionata da TeamIndus, compagnia privata indiana di esplorazione spaziale, per fornire il trasponder integrato in banda S a bordo del suo sistema di comunicazioni del veicolo che giungerà sulla Luna per trasmettere video e immagini dal rover. Il veicolo che TeamIndus sta costruendo è destinato, secondo il programma della missione, ad allunare nei primi del 2018. Il veicolo rilascerà un rover che si sposterà di almeno 500 metri e trasmetterà video e immagini in alta risoluzione sulla Terra. “Il veicolo di TeamIndus è progettato per trasportare 20 Kg di carico sulla superficie lunare e si basa su solidi sistemi di volo e per le operazioni di superficie” – ha dichiarato Rahul Narayan, Fleet Commander di TeamIndus, che ha scelto di avvalersi di Thales Alenia Space come valido partner per la fornitura dei sottosistemi essenziali per il successo della missione. TeamIndus è uno dei 5 finalisti della gara Google Lunar XPRIZE®. TeamIndus ha siglato un contratto di lancio commerciale con Antrix Corporation per il lancio di un PSVL (Polar Satellite Launch Vehicle) e ha vinto precedentemente un premio da 1 Milione di dollari come riconoscimento del suo avanzamento tecnologico.

Tecnologia 4.0 per satelliti

Tecnologia 4.0 per satelliti

Thales Alenia Space ha annunciato la costruzione di un nuovo sito a Hasselt, in Belgio, per l’assemblaggio automatizzato di celle fotovoltaiche ( PVA) sui pannelli solari per la generazione di energia. Con un budget globale di circa 20 Milioni di Euro, il nuovo sito, primo nel suo genere in Europa, intende divenire una vetrina per l’approccio produttivo Industria 4.0 di Thales Alenia Space. Il sito è complementare con le attività del centro PVA di Leonardo a Nerviano dove sono progettati e realizzati assemblaggi di pannelli fotovoltaici per i maggiori programmi dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).  La nuova industria 4.0 permetterà alla Space Alliance e ai suoi azionisti di fornire soluzioni altamente competitive per l’assemblaggio fotovoltaico per tutti segmenti di satelliti. Thales Alenia Space ha deciso di sviluppare la produzione di assemblaggi fotovoltaici attraverso l’utilizzo di  tecnologie avanzate, capitalizzando al contempo le competenze dei team che sono alla base del processo. Le nuove tecniche includono l’assemblaggio robotizzato dei pannelli, la digitalizzazione del processo produttivo con la conseguente gestione digitale dei dati e della tracciabilità, incluso i test e le verifiche online, e utilizzo di tecnologie di realtà aumentata. Persone e macchine condividono l’ ambiente lavorativo, in un connubio armonioso tra capacità fisiche e cognitive,  aprendo così nuove possibilità in termini di maggiore efficienza e flessibilità. L’acquisizione e la rapida analisi dei dati provenienti da diverse sorgenti forniscono valore aggiunto e competitività: Thales Alenia Space pone attenzione alla gestione competente dei dati provenienti dai suoi processi di Ingegneria e di Produzione. L’industria spaziale sta subendo una profonda trasformazione, che comprende l’avvento di nuovi operatori e nuove iniziative che portano a un significativo cambiamento industriale. Mentre l’innovazione continua a giocare un ruolo strategico in un contesto competitivo,  le società devono imprescindibilmente ottimizzare i loro processi e trasformare i piani della produzione per  rispondere alle esigenze di mercato in termini di costo e ritmi di produzione accelerati.

“Con la costruzione di un centro di eccellenza di produzione automatizzata, Thales Alenia Space conferma la sua posizione all’avanguardia nell’innovazione e la sua capacità di accompagnare i propri partner nella significativa evoluzione dell’industria spaziale. Il sito sarà il primo ad essere dotato di un software automatizzato, unico al mondo per questo tipo di prodotti spaziali ”  –  ha dichiarato Jean Loïc Galle, CEO di Thales Alenia Space  –  “ Questo progetto è la messa in atto di una strategia aziendale orientata ad aumentare la nostra presenza in Europa, in piena complementarità con i siti già esistenti. Ampliamo la nostra offerta globale, trasformiamo i nostri metodi di produzione e acquisiamo la capacità di rispondere rapidamente alle necessità del mercato in veloce evoluzione nel quale operiamo”. Gli assemblaggi fotovoltaici saranno realizzati direttamente all’interno della nuova struttura di Hasselt e saranno poi integrati nei pannelli solari nello stabilimento di Cannes, in Francia.I pannelli solari sono un parte essenziale dei satelliti di telecomunicazione che imbarcano la piattaforma Spacebus realizzati da Thales Alenia Space. Gli operatori delle telecomunicazioni di oggi esigono soluzioni snelle e flessibili, prodotti innovativi e affidabili, monitoraggio in tempo reale del processo di produzione, un alto grado di tracciabilità e cicli di lavoro più brevi. Essi stanno lanciando su larga scala progetti come  le mega-costellazioni che richiedono tecnologie dirompenti e implicano sfide senza precedenti sia in termini di tecnologia che di tassi di produzione. Attraverso il suo approccio Industria 4.0, Thales Alenia Space si sta preparando ad raccogliere queste sfide. La costruzione di questo nuovo sito, inoltre, si inquadra perfettamente nel piano strategico di Thales Alenia Space, che include un incremento della propria presenza in quei Paesi chiave che stanno investendo molto nel settore spaziale.

Dall’INAF il cuore di E-ELT

Dall’INAF il cuore di E-ELT

Allo IASF di Bologna, una delle strutture dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, è stato siglato il contratto di appalto relativo alla progettazione esecutiva e lavori per la realizzazione della sala di integrazione di MAORY, il sistema di ottica adattiva che costituirà cuore del grande telescopio europeo E-ELT, in costruzione sulle Ande cilene. Il contratto è stato firmato dal direttore dell’INAF IASF di Bologna Giuseppe Malaguti con la Società Thermofrigor Sud (Napoli) ed ha avuto a base di gara il progetto definitivo realizzato dal raggruppamento temporaneo costituito da Studio Tecnico Pentium Associati e Studio di Ingegneria Bolli (Arezzo). I lavori trasformeranno un locale di grandi dimensioni (m 18 x 12 x 12), già esistente all’interno della Struttura di Bologna, per adeguarlo ai requisiti ambientali, climatici, funzionali e infrastrutturali, necessari per le attività di assemblaggio, integrazione e verifica di MAORY, uno strumento di grandi dimensioni, avendo una struttura approssimativamente cubica con uno spigolo di oltre 8 metri. Una volta completato, MAORY da qui sarà successivamente spedito in Cile per essere installato su quello che sarà il più grande telescopio ottico e nel vicino infrarosso mai costruito.

MAORY – Multi-conjugate Adaptive Optics RelaY è uno degli strumenti di prima luce di E-ELT (European Extremely Large Telescope), il telescopio da 39 metri di apertura che ESO (European Southern Observatory) sta costruendo sul Cerro Armazones. La progettazione e realizzazione di MAORY è stata assegnata all’INAF dall’ESO attraverso un finanziamento di 18.5 milioni di euro preso in carico da un’altra delle strutture INAF bolognesi, l’Osservatorio Astronomico di Bologna, che ha elaborato il progetto e ne curerà la realizzazione insieme all’INAF IASF Bologna e agli Osservatori INAF di Arcetri, Brera, Capodimonte e Padova. Nichi D’Amico, presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica sottolinea come MAORY sia uno dei fiori all’occhiello della partecipazione a E-ELT dell’Italia e in particolare dell’INAF, che è l’Ente italiano alla guida del progetto. Grazie a MAORY, gli strumenti per le osservazioni nel vicino infrarosso di E-ELT (primo fra tutti MICADO, la fotocamera di prima generazione di E-ELT) potranno avvalersi dell’ottica adattiva multi-coniugata con “stelle-guida” artificiali generate da fasci laser. Analizzando accuratamente la luce proveniente da sei stelle-guida laser e da tre stelle-guida naturali, MAORY è in grado di calcolare l’esatta conformazione che devono assumere gli specchi adattivi situati lungo il percorso ottico fra l’oggetto celeste osservato e gli strumenti scientifici. Mediante questi dispositivi – particolari specchi dalla superficie deformabile – è possibile compensare in tempo reale i disturbi dovuti a fenomeni quali la turbolenza atmosferica e l’effetto del vento sul telescopio, che altrimenti degraderebbero la qualità dell’immagine limitando fortemente le prestazioni di E-ELT e dei suoi strumenti scientifici. La copertura finanziaria per l’intervento di adeguamento del laboratorio ricade interamente sul Progetto Premiale MIUR di E-ELT (“T-REX”), coordinato a livello nazionale da Monica Tosi, con Emiliano Diolaiti (Principal Investigator di MAORY), che ha curato le attività tecnico-scientifiche.